Il Comitato internazionale della Croce rossa (Cicr), accusato di non fare abbastanza per gli ostaggi e i prigionieri a Gaza, non intende abbandonare la sua neutralità. Lo ha detto ieri la sua presidente Mirjana Spoljaric, al ritorno dalla regione.
«La pressione che stiamo sperimentando oggi nel contesto di Gaza e Israele è molto maggiore di quella che abbiamo sperimentato un anno per Ucraina e Russia», ha affermato la Spoljaric durante un incontro con i giornalisti presso la sede del Cicr a Ginevra. «Ma abbandonare la neutralità e adottare una pratica di denunce pubbliche ci renderebbe irrilevanti», ha detto.
Spoljaric ha visitato Israele e la Cisgiordania la scorsa settimana, dopo essere stata a Gaza all’inizio di dicembre. Ha incontrato in particolare il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu che, in un video dell’incontro pubblicato dalle autorità israeliane su X, le ha chiesto di «esercitare pressione pubblica su Hamas».
«Le denunce pubbliche non servono» ma portano invece a «numerose critiche», ha sostenuto la Spoljaric. «E con gli alti livelli di copertura mediatica e l’impatto delle campagne sui social media, combinati con l’intelligenza artificiale, queste critiche stanno diventando sempre più problematiche per la sicurezza del nostro personale sul campo», ha affermato la presidente del Cicr.