Nella Russia attuale, il tribunale distrettuale Tverskoy di Mosca ha condannato i poeti Artem Kamardin e Yegor Shtovba a lunghe pene detentive, evocando il ricordo delle colonie penali dell’epoca di Stalin. Il motivo di questa condanna? La lettura di poesie di Majakovskij in pubblico, come riportato da “Novaya Gazeta. l’Europa”.
Sentenze e reati contestati
Kamardin è stato condannato a sette anni di carcere, mentre Shtovba a cinque anni e sei mesi. Inoltre, a Kamardin è stata inflitta una multa di 500.000 rubli. I due poeti sono stati riconosciuti colpevoli di “incitamento di gruppo all’odio” verso membri di formazioni armate autoproclamate come LPR e DPR (articolo 282 del codice penale riguardante l’estremismo), e di incitamento ad attività contro la sicurezza dello Stato (articolo 280.4 del codice penale).
Reazioni alla sentenza
Durante la lettura della sentenza, la moglie di Kamardin, Alexandra Popova, ha gridato “Vergogna” ai giudici ed è stata poi portata via con la forza, venendo detenuta. Anche giornalisti di SOTAvision, RusNews e membri di troupe di NTV, insieme a difensori dei diritti umani e sostenitori dei poeti, sono stati arrestati.
Le letture di Majakovskij
Il procedimento penale contro i poeti Kamardin, Shtovba e Nikolai Daineko è stato aperto in seguito alle “letture di Majakovskij” “anti-mobilitazione”, tenutesi il 25 settembre nella piazza Triumfalnaya di Mosca. In precedenza, il tribunale distrettuale Tverskoy aveva condannato Nikolai Daineko a quattro anni di carcere in un processo separato, in quanto aveva accettato un accordo pre-processuale.