Una vergogna mentre l’Occidente tace o poco più. Funzionari israeliani hanno tenuto colloqui segreti con il Congo e altri paesi per verificare la possibilità di accogliere emigranti di Gaza. Lo riferisce il sito «Times of Israel», secondo il quale funzionari israeliani hanno tenuto colloqui clandestini con la nazione africana del Congo e molti altri per la potenziale accettazione degli emigranti di Gaza.
«Il Congo sarà disposto ad accogliere migranti e siamo in trattative con altri», dice una fonte senior del gabinetto di sicurezza. Il sito cita il ministro dell’Intelligence Gila Gamliel che ieri ha detto alla Knesset: «Alla fine della guerra il governo di Hamas crollerà, non ci saranno autorità municipali, la popolazione civile dipenderà interamente dagli aiuti umanitari. Non ci sarà lavoro e il 60% dei terreni agricoli di Gaza diventeranno zone cuscinetto di sicurezza».
Affermando che l’educazione all’odio continuerà a Gaza e che ulteriori attacchi contro Israele sono solo questione di tempo, ha aggiunto: «Il problema di Gaza non è solo un nostro problema. Il mondo dovrebbe sostenere l’emigrazione umanitaria, perché è l’unica soluzione che conosco».
Ieri Washington ha criticato i ministri di estrema destra israeliani, Bezalel Smotrich e Itamar Ben Gvir, per aver sostenuto il reinsediamento dei palestinesi fuori Gaza. «Questa retorica è provocatoria e irresponsabile», ha detto il portavoce del Dipartimento di Stato Matthew Miller.
Argomenti: israele