È di 24 vittime il bilancio temporaneo di un attacco avvenuto a Gaza: l’esercito israeliano ha reso noto che 24 dei suoi soldati sono stati uccisi nella Striscia di Gaza in uno degli attacchi più penetranti dall’inizio della guerra, lo scorso 7 ottobre, contro Hamas.
I soldati stavano preparando degli esplosivi per demolire due edifici nel centro di Gaza, quando un militante ha lanciato una granata con propulsione a razzo contro un carro armato nelle vicinanze. L’esplosione ha innescato gli esplosivi, facendo crollare gli edifici sui soldati all’interno.
Il portavoce Hagari poi spiegato che i soldati stavano operando nell’aera di Almaazi (rpt, Almaazi) di «che dista circa 600 metri dal confine con Israele, distruggendo strutture e siti di Hamas nell’ambito dei tentativi dell’esercito di stabilire una zona cuscinetto per consentire a tutti i residenti delle zone israeliane a ridosso della Striscia di ritornare alle loro case».
Hagari ha spiegato che con tutta probabilità l’esplosione, avvenuta in contemporanea con il lancio del razzo anti-tank, è accaduta a «causa delle mine che i soldati avevano piazzato per demolire le palazzine, anche se si sta indagando ancora sulle ragioni della detonazione».
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