Da anni in Cile ogni estate è caratterizzata da drammatici incendi che coinvolgono gran parte del Paese e provocano morti e distruzione. Negli ultimi giorni, il bilancio delle vittime accertate è salito a 112 morti. “Secondo le informazioni ricevute dal servizio medico-legale – ha spiegato il portavoce del ministero dell’Interno, Manuel Monsalve – ci sono 112 morti e 32 corpi identificati”.
Danni profondi anche alle abitazioni. “E’ stato possibile effettuare solo una proiezione, attraverso i sorvoli realizzati sulle zone colpite: solo nel comune di Viña del Mar si stimano 12.122 abitazioni con danni di varia entità, mentre a Quilpué se ne stimano 2.701”. Per cui, ha proseguito, “a Viña del Mar potenzialmente i senzatetto sono 31.703, e a Quilpué, 7.825”.
Riferendosi al numero degli incendi, Monsalve, ha indicato che “fino a questa domenica se ne sono registrati a livello nazionale 165, di cui 40 violenti”. Infine, il Servizio nazionale di prevenzione e risposta per i disastri (Senapred) ha comunicato che a fine giornata ieri, c’erano tre importanti incendi boschivi fuori controllo: il Complesso Las Tablas – Riserva Peñuelas (8.500 ettari di superficie interessata); Lo Moscoso (1.500 ettari coinvolti) e Diga La Luz (120 ettari di vegetazione boschiva distrutti).