Zelensky ammette lo stallo sulla guerra e chiede armi moderne

L'ammissione di Zelensky segue quella scandita nelle ore precedenti dai vertici militari ucraini che avevano parlato di una «situazione operativa tesa»

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5 Febbraio 2024 - 01.18


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“Per quanto riguarda la guerra sul terreno c’è stallo. È un dato di fatto. Perché? Perchè è mancato qualcosa. Ci sono stati ritardi negli equipaggiamenti e i ritardi significano errori. Noi combattiamo contro terroristi che hanno uno dei più grandi eserciti del mondo servono mezzi tecnici moderni».

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Mancano pochi giorni al secondo anniversario della guerra in Ucraina e il presidente Volodymyr Zelensky descrive così, in una intervista al Tg1, la situazione sul campo. E torna a ribadire la necessità del sostegno – dell’Italia, dell’Europa, degli Usa – rimarcando il suo monito: «perché Putin potrebbe arrivare fino a voi».

L’ammissione di Zelensky segue quella scandita nelle ore precedenti dai vertici militari ucraini che avevano parlato di una «situazione operativa tesa». A pronunciarsi, il comandante delle forze di terra, Oleksandr Syrsky. E proprio a causa di questo «stallo» nella controffensiva si continuano a rincorrere indiscrezioni sulla possibile sostituzione del capo delle forze armate, Valery Zaluzhny. Il presidente ucraino, interpellato direttamente sulla questione, non conferma e non smentisce, ma al Tg1 spiega: «Sicuramente un reset, un nuovo inizio è necessario. Sto riflettendo a questo ricambio». E poi aggiunge: «Intendo un ricambio di una serie di dirigenti dello Stato, non solo in un singolo settore come quello militare». Quindi insiste: «Se vogliamo vincere dobbiamo spingere tutti nella stessa direzione, convinti della vittoria, non possiamo essere scoraggiati. Dobbiamo avere le energie giuste, positive. Per questo parlo di ripartenza, di ricambio».

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La riluttanza di Zelensky a sostenere la richiesta di Zaluzhny di mobilitare fino a mezzo milione di persone, avanzata lo scorso dicembre, viene vista come una delle ragioni principali dell’aumento delle tensioni tra i due.

Da parte sua Syrsky conferma la superiorità numerica delle forze russe, sottolineando che «il nemico continua a condurre assalti ad alta intensità e porta costantemente nuove riserve». E spiega che «per risolvere questioni problematiche di fondamentale importanza per la stabilità della difesa, sono state impartite le istruzioni necessarie ed è stata effettuata la ridistribuzione delle forze e delle risorse».

Le «priorità principali – conclude -. rimangono l’efficace conduzione dell’intelligence, l’uso coordinato di tutti i mezzi di protezione antincendio, la protezione delle nostre unità attraverso la guerra radio elettronica e la conservazione della vita dei nostri militari».

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