Un noto deputato del partito ultra-ortodosso United Torah Judaism (Utj) si è espresso contro il leader del partito e ministro dell’Edilizia, Yitzhak Goldknopf, convinto che il governo non abbia responsabilità per la situazione in cui si trova il Paese, impegnato nella guerra contro Hamas a Gaza dopo il massiccio attacco del 7 ottobre.
«Tutti abbiamo una responsabilità, anche oggi. Chi dice che la situazione è buona, non lo è. Io, come i miei colleghi di governo, mi assumo la responsabilità», ha affermato Moshe Gafni, alla guida della corrente interna Degel Hatorah. Il deputato ha anche preso posizione contro la ricostruzione di colonie ebraiche a Gaza, tema sul quale di recente si è tenuta una conferenza a Gerusalemme alla quale hanno partecipato diversi ministri, tra cui lo stesso Goldknopf.
La presa di posizione di Gafni nasce dall’intervista pubblicata ieri, in cui il leader di Utj ha assicurato che il governo non si dimetterà alla fine della guerra. «Il giorno dopo la (fine della) guerra il governo deve cadere? Che cosa c’entra l’esecutivo con il conflitto?», ha dichiarato, sottolineando che «ci sono 64 membri (dell’esecutivo) al lavoro, ministri, tutti stanno lavorando e c’è un bilancio».
Quanto alle responsabilità su quanto accaduto il 7 ottobre, la questione sarà indagata da una commissione che «finirà i lavori nel 2028, forse nel 2027», ha concluso il ministro ultra-ortodosso
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