Minacce, come da due anni a questa parte. Un conflitto militare diretto tra NATO e Russia sarà inevitabile se le truppe occidentali verranno inviate in Ucraina, ha detto ai giornalisti il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov.
“In questo caso non si tratterà di probabilità, ma di inevitabilità: è così che valutiamo la situazione”, ha detto, quando gli è stato chiesto come il Cremlino valuterà la probabilità di un conflitto diretto tra NATO e Russia nel caso in cui vengano inviate truppe occidentali all’Ucraina.
Peskov ha anche affermato che i paesi della NATO “dovrebbero anche valutare” le conseguenze di tali azioni ed esserne consapevoli. Dovrebbero “chiedersi se questo corrisponde ai loro interessi e, soprattutto, agli interessi dei cittadini dei loro paesi”, ha detto Peskov.
Il presidente francese Emmanuel Macron aveva dichiarato in una conferenza stampa a seguito di un incontro dei leader europei che non c’era consenso sull’invio di truppe di terra in Ucraina, ma non lo escludeva come un’opzione per il futuro. Ha aggiunto che i paesi occidentali intendono fare tutto il necessario per impedire alla Russia di prevalere nel conflitto.
L’incontro si è svolto il 26 febbraio all’Eliseo. Erano presenti il cancelliere tedesco Olaf Scholz, il presidente polacco Andrzej Duda e i primi ministri di circa 20 altri paesi dell’UE. Gli Stati Uniti erano rappresentati dal sottosegretario di Stato americano per gli affari europei ed eurasiatici James O’Brien, mentre il Regno Unito dal ministro degli Esteri David Cameron.