Un assalto via terra alla città di Rafah nella Striscia di Gaza, assalto minacciato dal premier israeliano, «andrebbe contro» la decisione del più alto tribunale delle Nazioni Unite, la Corte internazionale di Giustizia: lo ha detto l’Alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani.
«Non vedo come un’operazione del genere possa essere compatibile con le misure provvisorie restrittive emesse dalla Corte internazionale di giustizia», ha osservato Volker Turk davanti al Consiglio per i diritti umani, al quale ha presentato il rapporto dei suoi servizi sulla situazione nei territori palestinesi. Il 27 gennaio, la Corte Internazionale di Giustizia ha invitato Israele a prevenire ogni possibile atto di «genocidio» a Gaza.
La Corte ha inoltre ordinato a Israele ad adottare «misure immediate» per consentire la fornitura di «aiuti umanitari di cui i palestinesi hanno urgentemente bisogno» nella Striscia di Gaza. «La prospettiva di un attacco terrestre israeliano a Rafah darebbe una nuova dimensione all’incubo inflitto agli abitanti di Gaza», ha denunciato Turk.
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