Nell’ambito della sempre crescente repressione del dissenso da parte del presidente russo Vladimir Putin, negli ultimi anni le autorità hanno adottato una serie di leggi che limitano i diritti umani fondamentali, tra cui la libertà di parola e di riunione, nonché i diritti delle minoranze e dei gruppi religiosi.
Queste leggi hanno preso di mira gli “agenti stranieri” che presumibilmente cercano di esercitare influenza sulla Russia, sui membri della comunità LGBTQ+ e sulle organizzazioni che diffondono informazioni critiche nei confronti del Cremlino o contrarie alle narrazioni ufficiali, in particolare riguardo all’invasione russa dell’Ucraina.
Hanno aiutato il Cremlino a mantenere uno stretto controllo sul sistema politico del paese e, di conseguenza, si prevede che Putin estenderà il suo governo praticamente incontrastato alle elezioni presidenziali di questo mese.
I difensori dei diritti umani temono che siano in vista ulteriori repressioni.
Ecco uno sguardo su alcune delle leggi restrittive approvate in Russia dopo l’invasione dell’Ucraina
Marzo 2022 – Poco più di una settimana dopo l’arrivo delle truppe russe in Ucraina, le autorità hanno adottato una legislazione che vieta di denigrare l’esercito russo o diffondere “false informazioni” sull’invasione, punibile fino a 15 anni di prigione. La legge è stata quasi immediatamente usata contro coloro che si pronunciavano contro la guerra, i media indipendenti e gli attivisti dell’opposizione.
Di conseguenza, dozzine di media indipendenti russi sono stati banditi, mentre altri hanno annunciato che avrebbero sospeso qualsiasi informazione relativa all’Ucraina o avrebbero trasferito le loro redazioni all’estero. Migliaia di russi sono stati arrestati durante le proteste contro la guerra e dozzine hanno dovuto affrontare accuse penali ai sensi della legge. I critici del Cremlino sia in patria che all’estero furono schiaffeggiati con lunghe pene detentive.
Dicembre 2022 — Le autorità russe hanno ampliato la repressione nei confronti della comunità LGBTQ+ e hanno adottato una legge che vieta qualsiasi attività considerata come una promozione dei diritti LGBTQ+, un altro colpo alla comunità in difficoltà.
Luglio 2023 – La Russia ha messo al bando le cure che affermano il genere, così come il cambiamento del genere nei documenti ufficiali e nei registri pubblici. L’anziano parlamentare Pyotr Tolstoy, che era tra i sostenitori del disegno di legge, ha affermato che lo scopo era “proteggere la Russia con i suoi valori e tradizioni culturali e familiari e fermare l’infiltrazione dell’ideologia occidentale anti-famiglia”.