Si è concluso da poco in Portogallo lo spoglio del voto dei circa 350 mila elettori iscritti nelle liste dei due collegi all’estero, uno in Europa e un altro extraeuropeo.
Dei quattro seggi parlamentari ancora da attribuire il partito di estrema destra Chega ne ha ottenuti due, mentre gli altri due si dividono tra la coalizione di centrodestra, Alleanza democratica (Ad) e il Partito socialista (Ps). Con questo risultato si chiude definitivamente il conteggio dei voti per le legislative portoghesi, confermando l’exploit dell’estrema destra già visto lo scorso 10 marzo. Si conferma anche il leggero vantaggio dei conservatori sui rivali socialisti. Per questo motivo il presidente della Repubblica, Marcelo Rebelo de Sousa, ha dato subito l’incarico di formare il nuovo governo al leader di Ad, Luis Montenegro, che ieri pomeriggio ha chiuso il giro di consultazioni tra delegazioni di partito e presidente, iniziato una settimana fa.
Irrituale e polemica, secondo molti osservatori, la decisione di Rebelo de Sousa di iniziare le consultazioni prima di conoscere il risultato definitivo del voto e di confermare l’incarico a Montenegro già dopo la mezzanotte, ma per il presidente era importante che Montenegro partecipasse già come primo ministro incaricato al prevertice dal Partito popolare europeo, previsto per oggi a Bruxelles. A lui spetta ora il compito non facile di trovare una maggioranza solida o riuscire a governare in minoranza, vista l’estrema frammentazione dell’emiciclo e il rifiuto della maggioranza dei conservatori di cooptare l’estrema destra nel loro governo.
Le percentuali e il numero di seggi definitivi mostrano che Ad ottiene il 28,9% delle preferenze e 80 seggi, molto al di sotto dei 116 che garantiscono la maggioranza assoluta. Il Ps ha il 28,1% e 78 seggi, mentre Chega ha il 18% e 50 seggi.
