La Russia cerca di sfruttare propagandisticamente l’attentato a Crocus per rafforzare la retorica della guerra all’Ucraina e nascondere il suo fallimento della sicurezza interna. E continua a incolpare Kiev.
C’è l’Ucraina dietro l’attacco terroristico di venerdì alla sala concerti del Crocus City Hall alla periferia ovest di Mosca. A dirlo il segretario del Consiglio di sicurezza nazionale russo, Nikolai Patrushev, come riporta l’agenzia di stampa russa Ria Novosti. Quando gli è stato chiesto dai giornalisti se dietro l’attentato ci fosse l’Ucraina o l’Isis, Patrushev ha risposto: «Certo, l’Ucraina».
Ieri il presidente russo, Vladimir Putin, ha dichiarato che le autorità sanno che l’attacco è stato compiuto da islamisti radicali ma al tempo ha aggiunto che gli Usa, «attraverso diversi canali», stanno cercando di «convincere tutti» che «non c’è traccia di Kiev» dietro l’attentato, e ha sottolineato che è necessario stabilire chi sia il mandante.
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