Benny Gantz rompe il fronte interno israeliano e lancia la sfida a Benjamin Netanyahu. Pronta la replica del Likud, che ha bocciato senza mezze misure la proposta di Gantz.
Netanyahu è sempre più sulla graticola anche sullo scenario internazionale, specie dopo l’uccisione di sette operatori, di cui sei stranieri, della ong World Central Kitchen in un raid dell’Idf a Gaza.
Per il fondatore di WCK, lo chef spagnolo Jose Andres, l’attacco al convoglio umanitario «non è stato solo uno sfortunato errore» mentre i corpi degli operatori uccisi sono stati evacuati oggi dalla Striscia verso l’Egitto tramite il valico di Rafah.
Il portavoce per la sicurezza nazionale della Casa Bianca, John Kirby, ha sottolineato che l’amministrazione Biden continua a sostenere il diritto di Israele a difendersi da Hamas ribadendo che gli Usa si aspettano «un’indagine approfondita, completa e trasparente» sull’accaduto.
A tal proposito il capo politico di Hamas, Ismail Haniyeh, ha dichiarato che l’organizzazione resta ferma sulle sue condizioni per raggiungere un accordo che prevedono «il cessate il fuoco permanente, il ritiro completo del nemico dalla Striscia di Gaza, il ritorno di tutti gli sfollati alle loro case, la concessione di tutti gli aiuti necessari per la gente di Gaza, la ricostruzione della Striscia e il raggiungimento di un accordo onorevole per lo scambio di prigionieri.
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