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Un giudice della Georgia ha respinto la richiesta presentata dall’ex presidente degli Stati Uniti Donald Turmp di annullare l’incriminazione per le interferenze alle elezioni del 2020 in nome del Primo emendamento, quello che riconosce il diritto alla libertà d’espressione.
Scott McAfee, giudice della Corte superiore di Fulton County, ha ritenuto che le dichiarazioni rese da Trump e da altre quattordici persone coinvolte nel caso sono state fatte per «promuovere un’attività criminale» e non rientrano nella protezione fissata dal Primo emendamento.
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