Sono circa 100mila gli israeliani scesi in piazza a Tel Aviv per protestare contro il governo Netanyahu e per un accordo che riporti a casa gli ostaggi ancora detenuti a Gaza, a sei mesi dal loro rapimento da parte di Hamas. I media parlano invece di “decine di migliaia”, ma definiscono comunque la manifestazione come “la più grande dal 7 ottobre”. La protesta si è svolta nei pressi del ministero della Difesa – l’unico a Tel Aviv – per concentrarsi all’incrocio della Ayalon, la tangenziale, rinominata “Piazza della democrazia”. Tra gli slogan campeggiano quelli che chiedono “elezioni subito” e “liberate gli ostaggi subito”.
Tel Aviv scontri tra polizia e manifestanti
I manifestanti di Tel Aviv hanno acceso diversi fuochi in Kaplan Street, nei pressi del ministero della Difesa, che sono stati rapidamente spenti dalla polizia con estintori. Gli agenti hanno poi usato la forza per allontanare le persone scese in piazza, mentre gli speaker del corteo cercavano di riprendere il controllo. La folla gridava “Polizia, chi proteggete esattamente?” e “Ben-Gvir è un terrorista”.
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