Il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, affronterà una serie di temi cruciali nella sua visita in Cina, che inizia oggi. Blinken dovrà esercitare tutta la sua influenza per convincere Pechino a smorzare le tensioni tra Iran e Israele, ma farà anche pressione per l’Ucraina, approfittando dei rapporti privilegiati della Cina con la Russia.
Taiwan in primo piano
La questione di Taiwan occupa un posto centrale nell’agenda di Blinken, specialmente dopo lo stanziamento di 8 miliardi di dollari varato dal Congresso americano a sostegno dell’isola. Blinken sottolineerà «l’importanza di garantire la pace e la stabilità nello Stretto di Taiwan» in vista dell’insediamento del presidente eletto Lai Ching-te il 20 maggio prossimo.
Altre questioni in agenda
Oltre alle tensioni regionali, Blinken affronterà anche questioni cruciali come i diritti umani nello Xinjiang, la lotta congiunta al narcotraffico e il rafforzamento della comunicazione tra i vertici della difesa. Un altro tema importante sarà l’avvio dei colloqui sui rischi presentati dall’intelligenza artificiale.
Reazioni di Pechino
Pechino ha reagito con dichiarazioni dure al nuovo stanziamento americano a favore di Taiwan. La Cina ha avvertito che il sostegno militare degli Stati Uniti all’isola non fa altro che aumentare il «rischio di conflitto» lungo lo stretto. Inoltre, Pechino ha criticato l’Unione Europea, accusandola di “protezionismo” in risposta all’annuncio di Bruxelles di un’indagine sugli appalti pubblici cinesi di dispositivi medici, sospettati di pratiche “discriminatorie” contro i prodotti europei.
Stabilizzazione dei legami bilaterali
Il segretario di Stato Antony Blinken inizierà oggi la sua visita da Shanghai e incontrerà i vertici cinesi venerdì a Pechino. L’obiettivo principale rimane quello di stabilizzare i legami, con le tensioni tra le due maggiori economie del mondo che si stanno attenuando in modo palpabile dalla sua ultima visita nel giugno precedente.
Durante quella visita, Blinken era stato il funzionario americano di più alto rango a visitare la Cina in cinque anni, e il viaggio era stato seguito da un incontro tra i presidenti dei due paesi a novembre. Un alto funzionario statunitense, anticipando il viaggio di Blinken, ha sottolineato che Stati Uniti e Cina si trovano “in una posizione diversa rispetto a un anno fa, quando le relazioni bilaterali erano al minimo storico”. Ha aggiunto che “gestire responsabilmente la concorrenza non significa che ci tireremo indietro dalle misure volte a proteggere gli interessi nazionali degli Stati Uniti”.
Sfide sulla questione ucraina
Il percorso per affrontare la questione ucraina è più complicato. Sebbene l’amministrazione Biden mostri interesse nel coinvolgere la Cina, ciò è in netto contrasto con gli sforzi per isolare la Russia dopo l’invasione dell’Ucraina nel febbraio 2022. Sebbene Pechino non abbia fornito direttamente armi alla Russia, gli Stati Uniti hanno accusato la Cina di fornire materiale e tecnologia industriale a Mosca. Washington ha incoraggiato i leader europei, come il cancelliere tedesco Olaf Scholz, che ha recentemente visitato Pechino, a rimanere fermi nel far capire alla Cina che non può sostenere la Russia. Si ritiene che la Cina voglia legami stabili con l’Occidente mentre si concentra sulle difficoltà economiche interne.
Blinken ha sottolineato al G7 di Capri la settimana scorsa che se da un lato la Cina aspira a buone relazioni con l’Europa e gli altri paesi, dall’altro non può alimentare la minaccia più grande alla sicurezza europea dalla fine della Guerra Fredda.