L’invasione dell’Ucraina da parte della Russia ha dato un nuovo impulso alla spinta dell’Unione Europea ad ammettere più paesi, ha detto lunedì il presidente del blocco, aggiungendo che spera che il club di 27 nazioni e i potenziali nuovi membri siano pronti entro il 2030.
Mercoledì il presidente del Consiglio europeo Charles Michel ha parlato in vista del 20° anniversario dell’allargamento del “Big Bang” dell’UE che ha aggiunto 10 nazioni per lo più ex comuniste come Polonia e Ungheria, ma anche le isole mediterranee di Malta e Cipro a un blocco che allora comprendeva appena 15 membri.
“È stato un appello della storia a unire i paesi europei”, ha detto Michel ai giornalisti dell’allargamento del 2004.
“Vent’anni dopo ci troviamo ad affrontare una sfida simile perché c’è questo caos geopolitico, anche a causa di questa guerra della Russia contro l’Ucraina. E affrontare questo caos è la strategia geopolitica per riunificarsi ancora una volta”.
Ha aggiunto: “A causa della guerra lanciata dalla Russia contro l’Ucraina, c’è un nuovo slancio, un rinvigorimento della strategia di allargamento (dell’UE).
“È impegnativo. Ma qual è l’alternativa? L’alternativa sarebbe un errore terribile e irresponsabile da parte dell’UE”, ha affermato, chiedendo all’UE e ai paesi candidati di attuare entro il 2030 le riforme necessarie per un nuovo allargamento.
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