Il solito sborone complottista. Parlando davanti alle telecamere fuori dall’aula, Donald Trump si è lamentato di quanto sia ingiusto il processo a suo carico attualmente in corso a New York, dicendo: “Non mi è permesso dire nulla su nessuno”. Per poi aggiungere che sarebbe “molto orgoglioso” se andasse in prigione.
“È davvero molto triste”, ha detto Trump, il quale ha affermato che l’ufficio del procuratore distrettuale di Manhattan avrebbe dovuto presentare le accuse sette anni fa, ma ha suggerito di presentarle ora perché ci saranno le elezioni. “L’intero caso è falso. Il giudice è corrotto”, ha spiegato.
Trump deve affrontare 34 capi di imputazione per falsificazione di documenti aziendali per nascondere il rimborso del suo ex avvocato Michael Cohen per il pagamento segreto di 130.000 dollari che Cohen ha effettuato a Stormy Daniels, attrice di film per adulti. Trump ha negato le accuse e la presunta relazione.
E proprio Cohen, già avvocato e faccendiere dell’ex presidente Trump, testimonierà lunedì e resterà alla sbarra per diversi giorni. Cohen è un testimone chiave del caso: avrebbe pagato l’attrice porno Stormy Daniels 130.000 dollari per tenerla tranquilla sulla sua presunta relazione con Trump, cosa che l’ex presidente nega.
Daniels ha concluso ieri la sua testimonianza dopo il controinterrogatorio della difesa, che ha cercato di descrivere la sua testimonianza come incoerente con i commenti passati nelle interviste, nel tentativo di mettere in dubbio le sue accuse di una relazione con Trump.
Nel frattempo il giudice Merchan ha chiesto a Cohen di astenersi dal parlare del caso e di Trump prima della sua prevista testimonianza di lunedì. L’avvocato di Trump, Todd Blanche, ha detto oggi che “sta diventando un problema ogni singolo giorno” che Trump è soggetto all’ordine di silenzio e non potrà rispondere ai commenti che Cohen ha fatto sul caso.
Argomenti: donald trump