Sono ingenti i danni provocati dalla vandalizzazione di Israele dalla parte palestinese del valico di Rafah, ci vorrebbe almeno un mese per ripararli e la soluzione allo studio è quella di costruire un passaggio alternativo tra Egitto e Striscia di Gaza. Lo ha detto una fonte della sicurezza egiziana al valico di Rafah.
«L’aggressione israeliana dei giorni scorsi – ha riferito – ha scavato buche profonde davanti al cancello dal lato palestinese, ha divelto le strade con i bulldozer, ha dato fuoco alle sale di arrivo del terminal e ha distrutto ciò che contenevano. Israele ha anche demolito gran parte del passaggio, impedendo ai camion degli aiuti di attraversarlo e alle ambulanze e alle persone di uscire da Gaza».
Secondo la fonte, l’obiettivo sarebbe costringere la parte palestinese e quella egiziana a utilizzare il terminal commerciale di Kerem Shalom, già sotto il controllo israeliano, come alternativa permanente al valico di Rafah, ipotesi che non sarebbe sufficiente alle necessità della popolazione palestinese e, inoltre, non sarebbe conforme agli accordi del 2005.
In alternativa si pensa di costruire un altro passaggio tra l’Egitto e Gaza per trasportare aiuti, persone e feriti, sempre nel caso di un ritiro israeliano dalla Rafah palestinese. La sua realizzazione, secondo la fonte, richiederà circa dieci giorni.