Arrivando a un incontro dei ministri degli esteri dell’UE a Bruxelles, Borrell ha detto di aver avviato delle consultazioni con i 27 stati membri dell’UE per stabilire se ritengono “appropriato includere nella nostra lista di sanzioni alcuni ministri israeliani [che] hanno lanciato messaggi di odio inaccettabili contro i palestinesi” e hanno fatto proposte che “vanno chiaramente contro il diritto internazionale” e incitano a crimini di guerra.
L’UE non dovrebbe avere tabù, ha aggiunto Borrell, per garantire il rispetto del diritto umanitario, sottolineando al contempo che spetta agli stati membri decidere.
Borrell non ha nominato i ministri, ma si è capito che sosterrà la causa per sanzionare Itamar Ben-Gvir e Bezalel Smotrich, due ministri di estrema destra, decivisi per il futuro politico del primo ministro Benjamin Netanyahu.
Ben-Gvir, ministro della sicurezza nazionale israeliano, ha ripetutamente chiesto di tagliare gli aiuti e la fornitura di carburante a Gaza. Smotrich, responsabile delle finanze, ha affermato che potrebbe essere “giustificato e morale” far morire di fame 2 milioni di persone a Gaza per liberare gli ostaggi israeliani rimasti, catturati negli attacchi del 7 ottobre da Hamas.
Se i ministri venissero aggiunti alla lista delle sanzioni, sarebbero soggetti al divieto di viaggio dell’UE e al congelamento dei beni, ma l’impatto maggiore potrebbe essere simbolico.
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