Thierry Breton ha accusato Ursula von der Leyen di aver richiesto a Parigi di sostituire il suo nome durante i negoziati per la formazione della nuova Commissione Ue. Secondo Breton, tali sviluppi “testimoniano ulteriormente una governance dubbia” e lo hanno portato a rassegnare le dimissioni. “Lei ha chiesto alla Francia di ritirare il mio nome, per ragioni personali che in nessun caso ha discusso direttamente con me, e ha offerto alla Francia, come scambio politico, un portafoglio più influente. Sarà ora proposto un altro candidato”, si legge nella sua lettera di dimissioni indirizzata proprio a von der Leyen.
Le dimissioni di Breton, che potrebbero sconvolgere gli scenari per von der Leyen e l’intera Ue proprio nell’ultima fase del mandato, hanno effetto immediato. “Negli ultimi cinque anni, mi sono battuto con tutte le mie forze per difendere e promuovere il bene comune europeo, mettendo da parte interessi nazionali e di parte. È stato un onore. Tuttavia, alla luce degli ultimi sviluppi – che evidenziano una gestione discutibile – devo riconoscere che non posso più adempiere al mio incarico all’interno del collegio”, ha scritto il commissario francese in una lettera polemica, pubblicata su X, accompagnata da un’immagine provocatoria: un ritratto vuoto del futuro collegio dei commissari Ue.
Va ricordato che i rapporti tra Breton e von der Leyen erano da tempo ai minimi termini. Durante la campagna elettorale, il francese aveva criticato apertamente lo stile di leadership della presidente della Commissione europea, mettendo in dubbio il sostegno del Ppe. Nei mesi precedenti, Breton, considerato un alleato stretto di Macron, aveva contestato la mancanza di trasparenza da parte di von der Leyen, in particolare per la nomina – poi ritirata – del tedesco Markus Pieper come inviato per le piccole e medie imprese, una posizione ben retribuita all’interno della Commissione.
Ad aggravare ulteriormente la situazione, lo scorso agosto, era arrivata l’iniziativa personale di Breton contro le fake news, rivolta a Elon Musk prima del dibattito con Donald Trump. Bruxelles aveva espresso disappunto, precisando che l’azione non era stata “concordata né coordinata” con la presidente.
Nel frattempo, il presidente francese Emmanuel Macron ha proposto Stéphane Séjourné come nuovo commissario europeo in sostituzione di Breton, come reso noto dall’Eliseo.