L'assemblea Onu vota contro l'occupazione israeliana dei territori palestinesi: l'Italia si astiene

L'Assemblea generale dell'Onu ha votato la fine dell'occupazione israeliana sui territori palestinesi. La risoluzione approvata - che non ha effetti vincolanti - chiede la fine dell'occupazione entro "12 mesi"

L'assemblea Onu vota contro l'occupazione israeliana dei territori palestinesi: l'Italia si astiene
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19 Settembre 2024 - 10.50


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Una vergogna assoluta. Incapacità politica e anche volontà politica di non condannare per motivi di cameratismo di estrema destra, con una occupazione illegale che è una verrgogna mondiale e alimenta la guerra,

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L’Assemblea generale dell’Onu ha votato la fine dell’occupazione israeliana sui territori palestinesi. La risoluzione approvata – che non ha effetti vincolanti – chiede la fine dell’occupazione entro “12 mesi”. Ha ottenuto 124 voti a favore, 14 contrari e 43 astensioni – inclusa quella dell’Italia. 

L’obiettivo era accogliere il parere espresso a luglio dalla Corte Internazionale di Giustizia, secondo cui l’occupazione israeliana dei territori e degli insediamenti palestinesi è illegale e deve terminare. Il testo chiede che “Israele ponga immediatamente fine alla sua presenza illecita nei territori palestinesi e che ciò avvenga entro e non oltre i 12 mesi dopo l’adozione di questa risoluzione”. 

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Nel documento si chiede anche il ritiro delle forze israeliane dai territori palestinesi, la cessazione di nuovi insediamenti, la restituzione delle terre e delle proprietà sequestrate e la possibilità di ritorno dei palestinesi sfollati. 

Durante i negoziati, il paragrafo che invitava gli Stati membri a fermare le esportazioni di armi verso Israele è scomparso dalla bozza. Mentre il Consiglio di Sicurezza è stato in gran parte paralizzato su questo tema a causa del ripetuto ricorso al veto da parte degli Stati Uniti per proteggere l’alleato israeliano, l’Assemblea generale ha adottato più volte documenti a sostegno dei palestinesi da ottobre. A maggio, ad esempio, l’assemblea ha dato un sostegno massiccio (143 voti favorevoli, 9 contrari, 25 astensioni) alla piena adesione dei palestinesi all’ONU, testo però bloccato dagli Stati Uniti in sede di Consiglio di Sicurezza – unico organo delle Nazioni Unite dotato di poteri vincolanti ma soggetto al diritto di veto dei membri permanenti.

L’astensione di Roma sulla risoluzione che chiede lo stop dell’occupazione israeliana ha innescato polemiche in Italia. 

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Il presidente del M5s, Giuseppe Conte. “L’Italia si astiene ancora una volta, all’ONU, su un voto per mettere fine all’occupazione israeliana dei territori palestinesi. Che vergogna! Continuiamo a girare la testa dall’altra parte di fronte a una occupazione illegale, allo stesso modo in cui rimaniamo indifferenti alla barbarie a Gaza, con il massacro di oltre 40mila civili”.

“Ci meritiamo un’altra Italia. Vogliamo un Paese in prima linea per l’embargo assoluto di armi a Israele e per le sanzioni contro i ministri israeliani per le ignobili politiche di occupazione della Cisgiordania. Invece assistiamo complici alla scrittura di una storia di orrore e ignavia”.  

Peppe Provenzano, Responsabile Esteri nella segreteria Pd,

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L’ennesima ignava astensione dell’Italia all’ONU, fuori dal mandato del Parlamento. Le pronunce della ICJ vanno rispettate, l’occupazione israeliana dei Territori palestinesi deve finire. Non si possono continuare a minare i pilastri del diritto internazionale». Così su X Peppe Provenzano, Responsabile Esteri nella segreteria Pd, commenta l’astensione dell’Italia nel voto sulla risoluzione Onu per fermare l’occupazione della Palestina. 

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