L’ayatollah Ali Khamenei ha detto che Israele “non durerà a lungo” e ha giurato che Teheran e i suoi alleati non faranno marcia indietro nel loro confronto con lo stato ebraico.
Con un fucile al fianco, Khamenei ha guidato le preghiere del venerdì alla Grande Moschea di Mosalla nel centro di Teheran e ha detto che Israele “non può danneggiare seriamente” Hezbollah e Hamas, due poli dell'”Asse della Resistenza” dell’Iran.
L’85enne leader supremo dell’Iran è passato dal farsi all’arabo quando ha fatto commenti sugli alleati di lingua araba di Teheran in Libano e a Gaza.
Khamenei ha anche detto che gli attacchi del 7 ottobre guidati da Hamas contro Israele meridionale erano un atto “legittimo”.
Ha affermato che gli attacchi erano giustificati perché erano “logici e legali” e compiuti per legittima difesa contro un oppressore, aggiungendo che questo principio era riconosciuto dal diritto internazionale.
Khamenei ha continuato a giustificare l’attacco iraniano di martedì a Israele, in cui Teheran ha bombardato il paese con circa 180 missili balistici. “La mossa intrapresa dalle nostre forze armate è stata la punizione minima di fronte ai crimini del regime sionista”, ha affermato.
I suoi commenti arrivano il giorno dopo che Israele ha preso di mira Hashem Safieddine, il presunto successore del leader di Hezbollah assassinato Hassan Nasrallah, in un importante attacco aereo a Beirut meridionale. Non è ancora chiaro se Safieddine sia stato ucciso nell’attacco.
