Le forze di peacekeeping di Unifil si sono ritrovate in prima linea nella guerra tra Israele e Hezbollah, che ha ucciso più di 1.200 persone in Libano, secondo un conteggio dell’Agence France-Presse (AFP) delle cifre del ministero della Salute libanese.
L’ultimo incidente è avvenuto un giorno dopo che due soldati indonesiani sono rimasti feriti quando, secondo Unifil, il fuoco di un carro armato ha colpito una torre di guardia.
Sean Clancy, capo di stato maggiore dell’esercito irlandese, ha detto di non credere alla spiegazione di Israele sull’incidente di venerdì, riporta AFP.
“Quindi da una prospettiva militare, questo non è un atto accidentale”, ha detto Clancy, il cui paese ha truppe in Unifil.
Il segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres ha condannato il fuoco come “intollerabile” e “una violazione del diritto umanitario internazionale”, mentre il governo del Regno Unito ha detto di essere “inorridito” dalle segnalazioni dei feriti.
Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha dichiarato venerdì di chiedere “assolutamente” a Israele di smettere di sparare alle forze di pace dell’ONU, mentre i leader francese, spagnolo e italiano hanno rilasciato una dichiarazione congiunta esprimendo “indignazione”.
L’AFP riferisce che il presidente francese, Emmanuel Macron, ha rinnovato il suo appello per la fine delle esportazioni di armi utilizzate da Israele a Gaza e in Libano, affermando che le forze di pace dell’ONU erano state “deliberatamente prese di mira”.
Gli incidenti sono avvenuti a più di due settimane dall’inizio della guerra di Israele con Hezbollah sostenuto dall’Iran in Libano, che ha visto gli aerei da guerra israeliani condurre attacchi estesi dal 23 settembre sulle roccaforti dei militanti, con molteplici aree civili colpite e truppe di terra schierate oltre confine.
