Michelle Obama in Michigan insieme con Kamala Harris per le donne e i loro diritti

I sondaggi sembrano essere diventati sempre meno attendibili, confermando che i due candidati sono davvero in parità e quindi la battaglia rimane appesa ad un filo e tutti gli sforzi sono nel far votare entro il 5 novembre.

Michelle Obama in Michigan insieme con Kamala Harris per le donne e i loro diritti
Kamala Harris e Michelle Obama
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Tiziana Buccico Modifica articolo

27 Ottobre 2024 - 22.49


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I sondaggi sembrano essere diventati sempre meno attendibili, confermando che i due candidati sono davvero in parità e quindi la battaglia rimane appesa ad un filo e tutti gli sforzi sono nel far votare entro il 5 novembre. L’America si prepara alle feste per Halloween e l’euforia un po’ macabra per la festa tanto attesa, coincide con la febbrile attesa per il voto.

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Ieri è stato il giorno di Michelle Obama al fianco di Kamala Harris, dopo il successo dell’altro ieri che ha visto seguire l’evento a Houston in Texas con Beyoncè da più 7 milioni di spettatori online. Trump si è diviso tra eventi in Pennsylvania e Michigan usando parole che potrebbero essere un modo per mettere le mani in caso di sconfitta.  Il compagno di corsa repubblicano JD Vance, nel frattempo, si è imbarcato in una frenetica serie di apparizioni, rimbalzando da Atlanta, in Georgia, a due tappe in Pennsylvania, parlando di politiche scolastiche e di censura, quest’ultima come il rischio maggiore per gli States. Il candidato vicepresidente democratico, Tim Walz, ha fatto una storica apparizione nella ‘Navajo Nation’, la prima visita in questa campagna elettorale di un membro di un ticket presidenziale.

Ma non c’è dubbio, per la stampa e per gli americani è stato il giorno di Michelle Obama che ha trascinato la folla a Kalamazoo in Michigan, il primo evento al fianco di Kamala Harris in campagna elettorale. Un appello appassionato per la salute delle donne che ha raccolto grandi consensi, un lunghissimo boato dalla platea e dagli spalti ha accolto Michelle, e poi slogan, applausi e grande entusiasmo.

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Michelle Obama ha lanciato un duro atto d’accusa contro Donald Trump, definendo l’ex presidente una minaccia esistenziale per i diritti delle donne e dicendo agli uomini che un voto per Trump “è un voto contro di noi“. L’ex first lady ha espresso speranza e paura in egual misura, esaltando il coraggio e le capacità della Harris. Quando ha presentato e abbracciato Kamala Harris, la voce di Michelle Obama tremava – in un mix di preoccupazione e frustrazione – per una corsa che, ha insistito più volte nel dirlo, non dovrebbe essere così sul filo del rasoio come dicono i sondaggi. “Da ogni punto di vista, ha dimostrato di essere pronta”, ha detto Obama di Harris. “La vera domanda è: come Paese, siamo pronti per questo momento?” 

Rivolgendosi a una folla festante e quasi adorante, la Obama ha parlato con franchezza e spesso con toni cupi delle implicazioni per le donne – e per “gli uomini che ci amano” – se il governo federale fosse guidato da Trump, le ripercussioni sui diritti delle donne e in particolar modo sull’aborto sarebbero tremende.

Per favore, per favore non consegnate i nostri destini a personaggi come Trump, che non sa nulla di noi, che ha mostrato un profondo disprezzo per noi“, ha detto la Obama. “Il comizio di Harris a Kalamazoo – o “Kamala-zoo”, come ha scherzato l’ex first lady – ha fatto seguito all’evento dell’altra sera con Beyoncé in Texas, in cui la popstar ha dichiarato: “Non sono qui come celebrità. Non sono qui come politico, sono qui come madre”.

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È andata giù pesante e non ha lesinato i dettagli Michelle: “Se vostra moglie sta tremando e sanguinando sul tavolo operatorio durante un parto di routine andato male, la sua pressione scende mentre perde sempre più sangue, o si diffonde un’infezione imprevista e i suoi medici non sono sicuri di poter intervenire, sarete voi a pregare che non sia troppo tardi“, ha detto la Obama. “Sarete voi a implorare qualcuno, chiunque, di fare qualcosa” e “do something” è diventato uno slogan gridato da tutti i partecipanti alla kermesse, più e più volte. Alle donne presenti, la Obama ha chiesto di provare a convincere amici e familiari indecisi a votare per Harris: “Se siete donne che vivono in una famiglia di uomini che non vi ascoltano o non tengono conto della vostra opinione, ricordate che il vostro voto è una questione privata. “Potete usare il vostro giudizio ed esprimere il vostro voto per voi stesse e per le donne della vostra vita. Ricordate che le donne che si battono per ciò che è meglio per noi possono fare la differenza in queste elezioni“. L’appello ai repubblicani moderati e ai conservatori disillusi da Trump e dalla politica repubblicana, è stato un altro tema della campagna di Harris nelle ultime settimane. “Kamala si sta mettendo in gioco senza paura, affrontando anche i suoi critici più duri. A differenza del suo avversario, non si sottrae alle interviste e non si rintana in spazi sicuri solo con un pubblico di adulatori”. Dopo aver elencato una serie di critiche a Trump ed al suo “comportamento orribile”, ha continuato con una certa ansia:” Detto questo, devo chiedermi: “Perché mai questa gara è così combattuta? Mi sveglio di notte chiedendomi che cosa stia succedendo nel mondo”.

In piedi dietro un podio con il sigillo presidenziale, Harris ha sottolineato il precedente appello di Trump a porre fine alla Costituzione e a ripristinare il suo potere, affermando che i commenti da soli dovrebbero squalificarlo. “Mai più, mai più“, ha detto. Harris ha ricevuto applausi scroscianti mentre pronunciava la frase piena di passione, la risposta più forte del vicepresidente in Michigan.

Parlando in una contea tipicamente blu, che il presidente Joe Biden ha vinto di circa 20 punti nel 2020, Harris ha anche fatto un appello diretto agli elettori più giovani, compresi quelli di Kalamazoo, che ospita diversi college: “Generazioni di americani prima di noi hanno condotto la lotta per la libertà, e ora il testimone è nelle nostre mani“, ha detto, chiedendo: “Posso vedere la generazione Z? Vi amo“, ha detto Harris, aggiungendo: “Tra le tante cose che penso siano così belle di voi, siete giustamente impazienti di cambiare. Lo adoro”.

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“Prendete sul serio le nostre vite”, l’appello finale di Michelle Obama 

Possiamo trarre delle lezioni dal passato, ma non possiamo viverci.” Lyndon Baines Johnson – XXXVI Presidente degli Stati Uniti d’America.

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