Il Cremlino ipotizza l'uso di armi nucleari se missili occidentali colpiranno in territorio russo

Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha dichiarato che l'uso di missili occidentali non nucleari da parte delle forze armate ucraine contro la Russia potrebbe portare a una risposta nucleare

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19 Novembre 2024 - 10.36


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Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha dichiarato che l’uso di missili occidentali non nucleari da parte delle forze armate ucraine contro la Russia potrebbe portare a una risposta nucleare, in base alla nuova dottrina recentemente approvata. Il presidente Vladimir Putin ha infatti firmato martedì un aggiornamento della dottrina nucleare russa.

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Durante la consueta conferenza stampa quotidiana, riportata dall’agenzia Tass, Peskov ha sottolineato che questa nuova dottrina nucleare richiede un’analisi approfondita sia in patria sia all’estero.

Il portavoce ha spiegato che la Russia considera l’uso di armi nucleari una misura estrema, ma ha evidenziato che l’aggiornamento della dottrina era necessario per adeguarla all’attuale contesto politico e strategico.

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Riferendosi alla cosiddetta “operazione speciale”, il termine con cui Mosca definisce la sua invasione dell’Ucraina, Peskov ha ribadito che essa si colloca nel contesto di una “guerra scatenata dall’Occidente contro la Federazione Russa”. Ha aggiunto che l’esercito russo sta monitorando con attenzione le segnalazioni sui piani ucraini di utilizzare missili statunitensi a lungo raggio nella regione russa di Kursk.

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