Pertini, la memoria degli italiani
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Pertini, la memoria degli italiani

Imprigionato dai fascisti rifiutò di chiedere la grazia. Ecco la lettera autografa. Orgogliosi di averlo come uno dei Padri della Repubblica. [Giancarlo Governi]

Pertini, la memoria degli italiani
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Giancarlo Governi Modifica articolo

26 Gennaio 2012 - 13.55


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di Giancarlo Governi Caro direttore,
mio figlio Silvio ha ritrovato in rete questa lettera del grande Sandro Pertini.

Era in prigione condannato dal tribunale speciale a tanti anni,
in quanto antifascista. Un giorno fu chiamato dal direttore del carcere il
quale gli disse che stavano prendendo in seria considerazione la sua domanda di
grazia.

Pertini cadde dalle nuvole: “Io non ho fatto nessuna domanda di
grazia!” disse. “Sua madre l’ha fatta per lei, guardi qua questa è la sua
firma” rispose il direttore. Pertini prese in mano la lettera e… la mangiò.

Poi scrisse due lettere: una a sua madre e l’altra al presidente del tribunale
speciale. Con sua madre riparlò dopo la liberazione. Sandro Pertini, un uomo
di acciaio, uno dei Padri della Repubblica, un Italiano di cui ci sentiamo
orgogliosi di essere italiani.

Te la mando alla vigilia del giorno della Memoria perché tutti possiamo ricordare il
Presidente più amato dagli italiani che resse la Repubblica negli anni
più
terribili della sua storia.

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