Quando i sogni valicano l'Italia: la storia di Daniel Ray
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Quando i sogni valicano l'Italia: la storia di Daniel Ray

Uno dei tanti ragazzi che sta per preparsi a lasciare l'Italia, per dirla come Springsteen, alla ricerca di una terra di speranza e sogni. [Giuliano Girlando]

Quando i sogni valicano l'Italia: la storia di Daniel Ray
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7 Agosto 2013 - 19.43


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di Giuliano Girlando

È iniziata lentamente una fuga di giovani ed è costante. Ragazzi che cercano di lasciare l’Italia perchè ormai il paese invecchia e non lascia spazio ai sogni dei giovani. Un palco può essere una dimensione in cui si identifica con una continua ricerca del contatto più intenso con le persone.

È il giorno del concerto romano di Bruce Springsteen e inizia una chiacchierata con Daniel, un ragazzo che sogna ed ha l’anima di un rocker poche regole da rispettare: anima, cuore, passione e sudore. Non riesce a fare nulla qui da quando è tornato da Dublino e vive in uno stato di disoccupazione alternando lavori di vario tipo. Lo fermano in tanti fan di Bruce perchè sulla rete si è fatto conoscere per alcune cover interpretate da lui stesso.

È figlio di un autista e di una ragioniera, è nato in un quartiere periferico di Roma il 9 febbraio 1982 in una famiglia che prima di lui non conosce artisti. Un’adolescenza passata a consumare vecchi dischi del rock americano anni 70 e 80, rock’n’roll anni 50 e musica country tra l’improvvisa perdita di un padre che gli regala la prima chitarra e il bisogno di prendere le distanze da ciò che lo circonda e che “sa bene di non aver scelto”.

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Senza la pelle “a stelle e strisce”, ma nelle vene scorre tutta la voglia di giocare al “gioco più serio del mondo”: il rock and roll. Nell’estate 2007, dopo un periodo trascorso sulle strade di Dublino, un demo registrato in casa lo presenta al pubblico di internet come un musicista emergente che sceglie di giocarsela direttamente col pubblico, collezionando su MySpace, nel giro di un anno, oltre 45.000 contatti.

Ci racconta di una Italia che non guarda più ai sogni della giovane generazione, un paese stanco di ridere e di sognare, bello e inutile. Lo cercano dall’estero, gli scrivono americani, irlandesi, inglesi e incredibilimente la sua pagina facebook conta più di 13000 contatti e su twitter ha più di 2000 follower. “Parlo con tanti ragazzi e ragazze e sono loro a dirmi che l’Italia non è un paese per giovani , sono proprio i ragazzi stranieri a dirmi di lasciare tutto e provare a fare il musicista oltre i confini del mio paese”.

Daniel Ray stupisce per i suoi video su youtube, con arrangiamenti solo in acustico pezzi storici di Springsteen, Tom Petty e una cover dei The Gaslight Anthem. Video che girano con più di 10000 visualizzazioni. Un festival di cantautori indipendenti di Dublino lo seleziona ed è forse l’inizio di chi vorrebbe continuare ad inseguire un sogno.

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È uno dei tanti ragazzi che sta per preparsi a lasciare l’Italia, per dirla come Springsteen alla ricerca di una terra di speranza e sogni.

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