Quinto potere, il film che non piace ad Assange
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Quinto potere, il film che non piace ad Assange

Il film di Bill Condon, regista noto in Italia per gli ultimi due capitoli della saga Twilight, racconta la nascita e la storia di Wikileaks. Ma Julian Assange non approva.

Quinto potere, il film che non piace ad Assange
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5 Ottobre 2013 - 18.52


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Il trailer del film

di Giorgia Pietropaoli

Uscirà in Italia il prossimo 24 ottobre Il quinto potere di Bill Condon, il film che racconta la nascita di Wikileaks, l’organizzazione no-profit fondata dal giornalista australiano Julian Assange nel 2006 e l’impatto che ha avuto a livello mondiale con la divulgazione di milioni di documenti classificati segreti. Ma la pellicola non è immune da critiche e polemiche. Proprio Assange, infatti, l’ha definita «un massiccio attacco di propaganda contro Wikileaks e le personalita’ del mio staff».

Il regista ha risposto alle critiche sostenendo che nel film non vengono prese le parti di nessuno, essendo la pellicola basata sui libri Inside Wikileaks, di Daniel Domscheit-Berg, ex membro di Wikileaks che lasciò l’organizzazione per contrasti con lo stesso Assange, e Wikileaks – La battaglia di Julian Assange contro il segreto di Stato, scritto dai giornalisti David Leigh e Luke Harding. «Questo è un film che presenta diversi aspetti di vari temi ma quando si parla di Wikileaks è soprattutto una celebrazione delle incredibili, in qualche modo nobili, idee dalle quali è nato e dell’idealismo che rifletteva, soprattutto all’inizio», ha detto Condon in un’intervista a Yahoo movies.

Tra le scene che non hanno incontrato il favore di Assange, c’è soprattutto quella in cui si alluderebbe al fatto che l’Iran avrebbe costruito una bomba atomica, circostanza smentita dai report dell’intelligence americana. La sequenza, però, sarebbe stata eliminata nella nuova versione della sceneggiatura, almeno secondo quanto ha precisato l’ex portavoce di Wikileaks, Birgitta Jonsdottir, attuale membro del Parlamento islandese.

Ad interpretare il protagonista della storia è stato chiamato Benedict Cumberbatch che ha tentato più volte di incontrare il fondatore di Wikileaks senza esserci riuscito. «Ho tentato di umanizzare qualcuno a cui molte persone pensano solo come a un titolo di giornale. E’ una figura straordinaria. Il film è stata solo l’occasione di provare a svelare un po’ chi sia e cosa lo abbia motivato», ha dichiarato l’attore britannico. Il resto del cast vede schierati Stanley Tucci, Laura Linney, Anthony Mackie e David Thewlis.

Insomma, solita operazione mediatica per creare clamore ed attesa intorno ad un film mediocre? Staremo a vedere se Bill Condon sarà stato all’altezza di creare una storia appassionante. Ma soprattutto vera.

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