Abbado, vergogna comunista: così insultavano il maestro
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Abbado, vergogna comunista: così insultavano il maestro

Dopo la sua nomina a senatore a vita il musicista fu riempito di contumelie. La grave colpa? Essere di sinistra.

Claudio Abbado
Claudio Abbado
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20 Gennaio 2014 - 12.33


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Direttore d’orchestra tra i più importanti a livello internazionale e senatore a vita nominato da Giorgio Napolitano lo scorso 30 agosto, Claudio Abbado se n’è andato all’età di 80 anni. Le sue condizioni di salute erano da tempo precarie (nel 2000 aveva subito un intervento chirurgico importante) e una settimana fa aveva dovuto annullare un concerto a Bari.

Dopo la sua nomina a Palazzo Madama, il grande musicista fu riempito di contumelie. La sua grave colpa? Essere di sinistra. Ecco quali sono state le principali accuse che gli hanno rivolto.

Nazzareno Carusi (musicista, in un articolo su Libero)

Ricordo male, o la Costituzione parla degli altissimi meriti coi quali aver illustrato la Patria, per viatico al laticlavio vita natural durante? La storia musicale del maestro con la emme piccola dice invece d’un impiegato per gli affari suoi, amico del tiranno Castro e che mai s’è speso per l’Italia. Mai.
Anzi, se qualche volta ha potuto sputacchiare il Tricolore l’ha fatto volentieri, senza remore e rimorsi. Cominciò suonando gli amici di partito, primo fra tutti il Luigi Nono poi membro del Comitato centrale del PCI, fra i massimi colpevoli, con le sue note semplicemente orrende, del rigetto di tanta musica nelle sale da concerto. Lo sa Napolitano e gli sta (ahimè) legittimamente bene, o dobbiamo credere che servono voti in Parlamento pei prossimi guai grossi del Governo?

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Lo sa che il Claudio porta la bandiera di proclami e chiacchiere a sinistra e portafogli ben posizionato a destra? È uno (vado random) che per tornare in Scala l’anno scorso, incapace di portare in poche ore un’orchestra ospite al livello dignitoso, pretese e ottenne dai sodali al Piermarini (primo fra tutti il sovrintendente Lissner Bellicapelli) d’integrare l’orchestra milanese con la Mozart di Bologna, suo ensemble personale finché i quattrini arrivano.

Roberto Maroni (Lega Nord)

Napolitano fa politica, e la nomina dei quattro senatori a vita, che sono una vergogna italiana, lo testimonia.

Il partito di Forza Italia

Pur rispettando il capo dello Stato e i quattro nominati – dicono i senatori di Forza Italia – dalle carte trasmesse alla giunta non sono emersi elementi sufficienti ad identificare gli “altissimi” meriti scientifici della professoressa Cattaneo né gli ”altissimi meriti sociali” attribuiti a tutti e quattro».

Alessandro Bertoldi (Pdl)

Che vergogna. Non era meglio il maestro Muti? Questo è l’ennesimo comunista. Lunedì interverrò, chi ammira una dittatura non può avere questo onore».

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Il quotidiano “Libero”

Il teatro fantasma di Abbado ci è costato 10 milioni di euro

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