Luca De Filippo ha ricordato in un’intervista suo padre, Eduardo, in occasione dei 30 anni dalla sua scomparsa, avvenuta il 31 ottobre 1984. Da 58 anni sul palcoscenico, Luca De Filippo ha parlato di Eduardo senza chiamarlo mai padre: “Sono stato bravo a tenere sempre le cose separate: Eduardo maestro e Eduardo padre. Come maestro l’ho sempre rispettato come si deve a chi ti sta dando insegnamenti, come padre l’ho sempre messo in discussione. E lui è stato bravo altrettanto: un conto come mi trattava in teatro, un conto a casa” ha dichiarato.
“Non ha avuto privilegi Luca, ha fatto la gavetta come tanti giovani ma ce l’ha fatta. Eduardo De Filippo” è quanto può leggere chiunque visiti la pagina facebook di Luca De Filippo: “Si, è vero, l’ha detta, ma la pagina non è mia, è di un ragazzo che mi ammira”.
Poi l’attore si è soffermato sulla popolarità che gode ancora oggi tutta l’opera di De Filippo: “Ancora continuano a chiedere i diritti di rappresentazione delle commedie di Eduardo, io ne sono felice, sono attento che siano sempre presenti sui palcoscenici italiani anno dopo anno, ma anche che non se ne rappresentino più di due l’anno e sempre diverse per non inflazionarle” ha sottolineato.
E sull’attualità di Eduardo ha scherzato: “Acquaiuolo, l’acqua è fresca? Non lo devo dire io, perché posso solo dire che quando escono dal teatro sono contenti, sentono di non aver sprecato una serata e poi forse Eduardo è sempre stato molto attento al sociale, ai rapporti interfarmiliari, alle dinamiche domestiche, tutte cose attuali ancora oggi, specie quelle più critiche e pessimiste contenute da Le voci di dentro in poi. E pensare che fino a Napoli milionaria Eduardo aveva espresso un inno di speranza, quell’add’a passa’ a nuttata”.
E Eduardo oggi che cosa avrebbe detto a quest’Italia? “Non lo so – ha risposto Luca De Filippo -, ma sono certo che un contributo l’avrebbe dato dal suo forte senso morale”. Sulle varie iniziative, anche spontanee, in questi giorni nel nome di Eduardo, il figlio dice: “Provo una grande gioia e anche orgoglio. Deve aver fatto proprio un bel lavoro per essere così a lungo ricordato”.