di Marzia Ponzi
Nino Lettieri, uno dei consolidati protagonisti dell’Altamoda romana ha realizzato una collezione black and white con un fil rouge molto raffinato: il plissè. L’evento è stato un’occasione per intervistare il couturier pompeiano e per capire meglio cosa c’è dietro una collezione di haute couture, ed in particolare il lungo lavoro che ha portato alla realizzazione di questa collezione chic e bon ton. “ Dietro ogni collezione c’è sempre un grande lavoro” ci ha detto Nino “ma questa in particolare è stata più dura delle altre perché per realizzare le plissettature c’è bisogno di molto tempo, di lunghi metraggi di stoffa e di una importante ricerca e selezione per capire come i vari tessuti rispondono al procedimento”.
Per realizzare delle “plissettature” ci sono infatti vari metodi più o meno antichi, sperimentati da quando, nel lontano 1909 Mariano Fortuny, ideò e brevettò questa originale tecnica. Da allora ad oggi sono state sperimentate tante tecniche su un’infinita varietà di tessuti fino ad arrivare a delle moderne e permanenti piegature su tessuti pregiatissimi e oltremodo delicati come l’organza e il cady di seta. Plissè soleil, plissè lampion e accordèon, queste ed altre sono state le tecniche portate in passerella da Lettieri, che come da tradizione ha realizzato abiti unici e strutturati per donne audaci, austere ed eleganti. Particolare attenzione va alle stampe che hanno visto riproposto il motivo dominante del plissé, disegnate personalmente dallo stilista che è anche un poliedrico artista, capace di dare nuova vita ad una tecnica mai dimenticata.
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