Barba lunga, ecco come curarla
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Barba lunga, ecco come curarla

Un look che si è esteso in tutto il mondo, ma che va curato per non portare all'effetto contrario.

Barba lunga, ecco come curarla
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6 Febbraio 2015 - 21.38


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L’uomo del 2015 è senza dubbio con la barba. Da New York al Canada, la tendenza delle barbe lunghe si è estesa a macchia d’olio in Europa, Italia in testa. Esplode così il business interamente dedicato alla cura dei pizzi. Lo attesta un nuovo report globale, condotto da Mintel per i paesi europei e gli Stati Uniti, che segnala come le industrie abbiano colto il cambiamento mettendo in commercio prodotti nuovi.

“Esplode il lumbersexual men e oggi la peluria sul viso non è più considerata indice di trascuratezza, al contrario sottolinea cura ed emana un gran fascino maschile a patto che ci si dedichi alla manutenzione ordinaria e speciale del proprio pizzo” – si legge nell’analisi – “In Inghilterra il 59% degli uomini non va volentieri a lavoro se sente che la barba è incolta e il 39% spende più tempo, ogni mattina, per mostrarla ben pulita ed ordinata tanto da dichiararsi sotto pressione nel farlo”.

Secondo il report Mintel negli Stati Uniti il 35% degli uomini, con o senza barba, sostiene che andrebbe curata più delle chiome e l’84% dei barbuti ama la routine mattiniera di lavarla, districarla, ammorbidirla e profumarla. Dal 2013 al 2014 il tempo dedicato al ‘grooming’ maschile è infatti cresciuto del 22 % in Europa.

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I più vanesi in Europa? Gli italiani, che dedicano alle cure estetiche quotidiane il 24% del tempo in più rispetto all’anno precedente e della barba hanno fatto un nuovo punto di fascino, sempre più latino. Nella classifica degli argomenti di tendenza su Pinterest di questo anno spiccano le bacheche sulle barbe, impressionanti per foggia e dimensioni e le più viste sono quelle della bacheca Pinterest di Curlykaar che mostra tantissimi pin a tema barba. Di pari passo sono crollate le vendite di rasoi, lame e schiume e i barbieri più al passo con i tempi hanno riposto i pennelli nei ripostigli e cambiato strategie per non perdere i clienti. La manutenzione di pizzi, baffi e barbe folte da boscaiolo non è facile.

In arrivo nuovi prodotti per la pulizia che lavano via residui di cibo, cellule di pelle morta e prodotti di styling, cancellando anche cattivi odori e dando al pizzo, lungo o corto che sia, un aria naturale ma curata come impone il trend. Nuovissimi gli oli, che superano per caratteristiche le comuni lozioni per fare la barba. “E’ una nuova generazione di sostanze sia per il viso che per la barba per profumarla e ammorbidirla ma svolgono anche un’azione antirughe sulla pelle sottostante” – spiegano gli analisti Mintel. Nuovi i balsami che rendono soffici anche le barbe più ispide, contenenti olio di mandorla, vinaccioli e vitamina E, oltre a miscele di fragranze alla vaniglia-tabacco, neroli e legni rari, come il legno indiano di Oud, fra i più costosi in profumeria. Da Lush, il brand inglese presente anche in Italia, hanno inserito in catalogo tutta una serie di nuovi prodotti da barba come Veerappan, la cera per baffi o Kalamazoo che serve a rimetterla a posto e a renderla lucente grazie all’ananas fresco tra i principali ingredienti.

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Nuovi i districanti per pettinare la peluria più lunga, ammorbidirla e levare l’effetto crespo. Nuovissimi i cosmetici saporiti formulati per barbe. Venduti in Inghilterra contengono aromi alimentari al posto dei profumi perché la peluria finisce spesso in bocca del proprietario ma anche dell’amante. E poi shampoo, balsami e integratori per far crescere i peli del viso folti e senza chiazze. Nuovi rasoi e forbici per scorciarla, pettini ad hoc e dal barbiere trattamenti speciali, inclusi quelli curativi per barbe spelacchiate. I barbieri più attenti ai cambiamenti hanno aperto priveè e aree interamente dedicate alla cura della barba. Spiega Mauro Bellini responsabile della barberia Tonsor Club che aprirà nei prossimi giorni a Milano, zona Brera: “C’è un grande aumento delle richieste da parte degli uomini di servizi per la cura dei capelli e della barba, dai giovani che seguono la moda al mondo degli hipster, alternativi vintage ma molto curati. La foggiatura della barba si fa pettinandola e modellandola con le forbici come la potatura delle siepi. Oli caldi ristrutturanti per ammorbidirla e una particolare tecnica di scrub per levare i residui di fumo e inquinamento fra la peluria”. In futuro si parlerà sempre di più di barbe e – si legge sul report Mintel – negli Stati Uniti, sta riscuotendo successo la birra fatta con un lievito particolare, quello che il mastro birraio Rogue Ales ha scoperto nella sua barba, che non taglia dal 1978.

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