La villa dove ha vissuto Alberto Sordi diventerà un museo
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La villa dove ha vissuto Alberto Sordi diventerà un museo

Presentato il progetto che trasformerà la villa di Alberto Sordi in un museo: in quelle stanze c'è la storia del cinema italiano.

L'esterno dell'abitazione romana di Alberto Sordi
L'esterno dell'abitazione romana di Alberto Sordi
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15 Giugno 2015 - 12.10


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E’ stato presentato oggi, 15 giugno, il progetto per ttrasformare la casa di Alberto Srodi in un Museo.

Alberto Sordi avrebbe compiuto oggi 95 anni. Non è stata scelta a caso quindi la data del 15 giugno 2015 per presentare, nella villa in cui visse dal 1958 fino al giorno della sua morte il 24 febbraio 2003, il progetto di aprire quella casa al pubblico. Per la prima volta è stata aperta alla stampa per una conferenza stampa con i responsabili della Fondazione costituita dallo stesso grande artista nel 2001, da Carlo Verdone e dal ministro per i Beni Culturali Dario Franceschini.

Dentro le stanze della villa di Alberto Sordi c’è la storia del cinema italiano, ma ancora non esiste una data certa dell’apertura al pubblico. Il progetto è quello di fare di questa villa un museo, ma non un semplice luogo di memoria storica, ma piuttosto un luogo vivo che sia in grado di trasmettere la sensazione che Sordi fa ancora parte della nostra vita.

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Tra le stanze una fantastica barberia, lo studio con tantissimi premi, foto ricordo come quelle con la sorella Aurelia scomparsa nell’ottobre scorso, come quelle con i papi e poi il salone ricco di argenti e porcellane ma tutto sommato “comune” con le sue poltrone in velluto beige come quelle che si trovano in tante famiglie. E ancora il teatro, luogo dove Sordi vedeva i film con un vero e proprio palcoscenico.

Esistono due distinte fondazioni che portano il nome di Alberto Sordi: la Fondazione Alberto Sordi per i giovani costituita dallo stesso artista che gli conferì in patrimonio l’opera Storia di un’italiano e la Fondazione museo Alberto Sordi istituita nel 2011 dalla sorella Aurelia per realizzare un museo dedicato ad Alberto proprio nella sua villa. Tra i primi atti portati a termine dalla fondazione Giovani, presieduta da Carlo Verdone, c’è la digitalizzazione dell’unica copia esistente in 35 millimetri di Storia di un italiano, l’antologia televisiva a puntate realizzata da Alberto Sordi con il suo fedele sceneggiatore Rodolfo Sonego.

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