Nostra patria è il mondo intero (e un pensiero ribelle in cor ci sta)
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Nostra patria è il mondo intero (e un pensiero ribelle in cor ci sta)

Una poesia scritta su un muro a Orgosolo. Un canto di libertà che è inciso nella nostra memoria. In ricordo di Pietro Gori, poeta anarchico. [Antonio Cipriani]

Orgosolo, murale dedicato al poeta anarchico Pietro Gori
Orgosolo, murale dedicato al poeta anarchico Pietro Gori
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Antonio Cipriani Modifica articolo

8 Gennaio 2016 - 23.15


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Nostra patria è il mondo intero, nostra legge è la libertà ed un pensiero ribelle in cor ci sta. Così, accanto a una finestra su un muro di Orgosolo campeggiano questi versi stupendi. Laddove l’artista orgolese ha scritto l’autore del brano, il poeta anarchico Pietro Gori, una pianta spontanea sorprende pietra e cemento e si innalza come secondo inno alla libertà. La natura che sorprende e accompagna con la sua bellezza improvvisa il suono delle parole del poeta. Questa immagine ce l’ho nel cuore (ribelle).

Orgosolo l’ho percorsa, amata, fotografata. Ho memoria di due scarponi da montagna sul davanzale di una finestra, pieni di terra, con fiori che spuntavano. Anche in quel caso, la sorpresa della bellezza e della natura. Non so se adesso sotto il murale dedicato a Gori ci sia ancora una pianta così avventurosa. La fotografia la fissa nel tempo con la sua valenza simbolica. La forza della natura, con il suo spirito anarchico, si sposa perfettamente con quel coltivare cultura necessario in questa epoca pallida, in cui la forza delle parole di libertà è indebolita dall’eccesso di parole addomesticate dal conformismo dominante.

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Ma non solo di bellezza e parole addomesticate volevo parlare. Scrivo anche per ricordare che l’8 gennaio di centocinque anni fa si spegneva a Portoferraio all’età di 46 anni proprio Pietro Gori, che ho definito poeta anarchico. Ma che nei suoi anni di lotte e di esilio è stato giornalista, avvocato, autore di alcune tra le canzoni più note del movimento libertario: Addio a Lugano, L’inno del Primo maggio, solo per citarne due tra le più note. Una dedica e un ricordo, quindi, a un cuore ribelle al quale il Comune di Portoferraio ha dedicato una piazza. Il cui monumento funebre negli anni Trenta fu semidistrutto da una squadraccia fascista, e per fortuna ricostruito a Rosignano Marittimo dalla locale sezione del Pci negli anni Cinquanta.

La libertà, la voglia di libertà, è come un seme sotto la neve. Non lo vedi, e quando pensi che esista solo il deserto, improvvisamente, diventa piantina, fiore, idea di albero. E ci ricorda che restare disaddomesticati è un bel seme di libertà.

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