“Sono qui perché qualcuno nella mia famiglia si è sacrificato per me”, ha detto Dustin Hoffman, in lacrime, durante la nuova trasmissione di Pbs, ‘Finding your Roots’ (Alla scoperta delle tue radici). Nel corso dello show, l’attore, 78 anni, visibilmente scioccato, ha appreso che la bisnonna, Libba, è sopravvissuta a cinque anni in un campo di concentramento russo. Il marito e il figlio furono invece uccisi dalla polizia segreta sovietica dopo lo scoppio della guerra civile nel ’17.
All’epoca le famiglie ebree in Russia erano prese di mira e la famiglia Hoffman viveva in una zona che ora corrisponde all’Ucraina. La storia dello sterminio è stata tenuta nascosta a Dustin dal padre, ma l’attore, apprendendo in tv degli esami medici ai quali fu sottoposta la bisnonna nel ’32 al suo arrivo a Ellis Island, ha scoperto che la donna, che allora aveva 62 anni, aveva dovuto combattere contro ostacoli inimmaginabili per entrare negli Usa. Quasi cieca e con un braccio solo, la bisnonna di Hoffman morì nel ’44.