Come spesso accade, la realtà supera la fiction. Nella serie tv Il sistema, infatti, le storie narrate avranno molta somiglianza con i recenti fatti di Mafia Capitale. Claudio Gioè nei panni del Maggiore della Finanza Alessandro Luce sarà il personaggio principale. Inizierà a indagare da infiltrato grazie ai colleghi del Gico (Gruppo investigativo criminalità organizzata) su un traffico illecito di soldi sporchi e strozzini gestito nella Capitale dall’avvocato Alcamo (Massimo Venturiello), dal braccio destro e violento Rosso (Antonio Gerardi) e da Daria (Gabriella Pession) mente contabile del gruppo.
La serie tv ha visto il sostegno delle Fiamme Gialle che, come dichiara il Comandante generale della Guardia di Finanza Paola Lucisano, “ha l’obiettivo di dare agli italiani un’immagine vera di quello che fanno i finanzieri, cercando di contrastare l’illegalità purtroppo assai nota nel nostro Paese. Mentre giravamo, sono venuti alla luce i fatti di Mafia Capitale e ci siamo resi conto di quanto fosse attuale questa storia”.
Il sistema è una serie prodotta da Rai Fiction e Italian International Film di Fulvio e Paola Lucisano, ed è diretta da Carmine Elia e scritta da Valter Lupo e Sandrone Dazieri. È stata Presentata ieri 14 aprile 2016 nel Salone d’Onore del Comando Generale della Guardia di Finanza, dopo l’anteprima nel novembre scorso al Roma Fiction Fest. Per la Rai si tratta di una «nuova storia in grado di affascinare il pubblico – ha spiegato il direttore generale, Antonio Campo Dall’Orto – nella quale si racconta la quotidianità dei finanzieri che si battono per la legalità del nostro Paese. Porremo sempre attenzione su questi argomenti e siamo contenti anche dal punto di vista creativo di aver realizzato un format che può guardare fuori dall’Italia”.
Per interpretare il Maggiore Luce, Gioè ha cercato di trovare l’equilibrio per la giusta interpretazione. “È un personaggio denso di sfaccettature: un vedovo che cresce da solo suo figlio e si ritrova a dover fronteggiare un contesto criminale che sembra insormontabile”. Gabriella Pession c è, invece, la «mente criminale del gruppo ma allo stesso tempo vittima del sistema”. Antonio Gerardi, infine, dichiara che non è stato semplice impersonare il ruolo del Rosso: “Avevo già interpretato i panni del cattivo, ma non mi era mai capitato, rivedendomi, di vergognarmi per essere stato nella finzione una persona così spietata”.