In un’intervista al settimanale tedesco Zeit, Riccardo Muti racconta a tutto campo la sua idea della musica, gli insegnamenti ricevuti, i momenti salienti della sua carriera e i ricordi e sogni di una vita sul podio.
“Non amo i compromessi” è il titolo di una conversazione su glamour, scandali e l’impulso verso la perfezione” in cui il maestro viene definito “uno dei migliori interpreti di Verdi e Mozart del nostro tempo”. Il glamour è la facciata, in realtà “il podio è un’isola di solitudine” la vita di un musicista è “molto dura e piena di sacrifici e rinunce”. Carisma è una parola misteriosa, meglio parlare di personalità. Nel rapporto con l’orchestra “istinto e intelletto vanno di pari passo”. “Un’orchestra – dice Muti – capisce subito se un direttore ha autorità, poi si aggiungono le qualità umane per creare un ponte con i musicisti affinché accettino la sua interpretazione. Le interpretazioni cambiano col tempo e anche nei dettagli non nella sostanza, ogni sera”.