Meravigliosa Susan Sarandon, da sempre in prima linea per i diritti di tutti
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Meravigliosa Susan Sarandon, da sempre in prima linea per i diritti di tutti

Ieri è stata arrestata durante una protesta contro Trump, ma l'attrice non è nuova a queste iniziative, fin dall'adolescenza quando sfilava contro il Vietnam

Susan Sarandon
Susan Sarandon
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30 Giugno 2018 - 14.37


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Fosse la prima volta che Susan Sarandon si mette in prima linea per combattere per ciò in cui crede, allora potremmo dire che si tratta dell’ennesima star di Hollywood cui piace sentirsi politicamente impegnata.

Ma la meravigliosa Susan in quelle piazze c’è a sempre, fin da adolescente, quando protestava contro la guerra in Vietnam nella New York attraversata dall’ondata della contestazione giovanile. Nata nel 1946, in pochi sanno che Susan ha origini italiane, per la precisione siculo-toscane: sua madre infatti di cognome faceva Criscione ed era figlia di due immigrati di Ragusa e di Coreglia. 

Con l’Italia Susan ha avuto sempre un rapporto speciale: oltre a recitare ne La Mortadella di Monicelli, quando ancora era all’inizio della sua carriera, l’attrice ha vissuto a Roma nel periodo più importante della sua carriera, quello appena prima di girare il film che la consegnò per sempre alla memoria del cinema: Thelma & Louise, al fianco di Geena Davis, divenne un cult indiscusso degli anni ’70 e simbolo del femminismo per cui Susan si è battuta sempre con coraggio. 

Ma prima di Thelma & Louise, un altro film la vedeva come protagonista, il musical The Rocky Horror Picture Show: controverso, provocatorio e censurato in tutto il mondo perché considerato osceno (il film, per chi non l’avesse visto – e consigliamo di rimediare -) è una grottesca storia comedy/horror in cui il protagonista, un grande Tim Curry, interpreta Frank-N-Furthy, uno scienziato transessuale che ha creato l’uomo perfetto, che seduce la giovane e vergine Janet (la Sarandon) aprendole la mente e il corpo ai segreti della sessualità. Film di riferimento per la cultura omosessuale degli anni ’70, il Rocky Horror è un altro dei film simbolo delle tante lotte di Susan a favore dei diritti della comunità Lgbt.

Politicamente, Susan è sempre stata apertamente democratica: alle ultime elezioni, vinte poi da Trump, l’attrice ha dichiarato il suo endorsement a Bernie Sanders e non ha dato il suo voto a Hillary Clinton, per ‘coerenza’ come ha ammesso lei stessa. Anche per lei, come per Oprah Winfrey, si è a lungo parlato di una candidatura alla Casa Bianca, cosa che l’attrice non ha mai confermato. Ieri, durante una manifestazione a Washington per protestare contro la separazione di oltre 2000 bambini dai genitori immigrati clandestinamente, Susan è stata arrestata, per poi essere liberata poco dopo, insieme ad altre 500 donne. A commento dell’accaduto, l’attrice ha rilasciato solo un tweet: “Arrestata. Resto forte. Continuo a lottare”. 

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