Francesco Facchinetti sentenzia:"Bella Ciao è una canzone divisiva, non va cantata al Concerto del 1 maggio"
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Francesco Facchinetti sentenzia:"Bella Ciao è una canzone divisiva, non va cantata al Concerto del 1 maggio"

Il cantante e presentatore televisivo: "la musica non dovrebbe mischiarsi con la politica" però poi loda i canti di liberazione degli schiavi

Francesco Facchinetti
Francesco Facchinetti
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2 Maggio 2019 - 16.53


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Per Francesco Facchinetti, che un tempo calcò le scene come Dj Francesco e regalò all’Italia un discutibile tormentone sul Capitan Uncino, “Bella Ciao è una canzone completamente divisiva” e che hanno ragione quelli che protestano affinché non venga cantata sul palco del concertone del Primo Maggio, cosa che puntualmente – per fortuna – accade. 
Facchinetti ha inoltre dichiarato che lui “il concertone non lo guarda” perché “quando si mette a contatto la musica con la politica va a morire il senso primordiale musica. La musica è nata dall’esigenza degli schiavi che avevano bisogno di comunicare tra di loro e trovarono nella musica l’unico modo per farlo – ha proseguito Facchinetti – Pensare che la musica possa diventare un modo per fare politica mi fa rabbrividire come i comunisti che litigano tra loro per il 25 aprile”. 
Una facile obiezione (oltre a quella storica sulla nascita della musica, ma tralasciamo) sarebbe che un canto degli schiavi che comunicano il loro desiderio di libertà è già un canto politico e che – tra l’altro – è esattamente ciò che esprime Bella Ciao. Ma non perdiamoci in facili polemiche: se Dj Francesco non vuole guardare il concertone o cantare Bella Ciao liberissimo di farlo. D’altronde, Bella Ciao è una canzone che va cantata da chi se lo merita. 

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