La docufiction su Nilde Iotti stravince su Rai1 (per la rabbia della destra)
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La docufiction su Nilde Iotti stravince su Rai1 (per la rabbia della destra)

Enorme successo per il documentario su Nilde Iotti, e la destra non trova niente di meglio per rispondere che i deliri di Libero

Anna Foglietta interpreta Nilde Iotti
Anna Foglietta interpreta Nilde Iotti
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6 Dicembre 2019 - 16.44


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Ci saranno rimasti non male, ma malissimo. Nell’ondata reazionaria il lavoro non poteva che colpire la storia di una donna comunista che divenne la prima presidente della Camera e che fu un esempio di correttezza istituzionale oltre a essere stata una protagonista delle lotte civili e sociali.
“Storia di Nilde vince la serata su Rai1 con 3.684.000 spettatori e il 16,2% di share con picchi fino a 4.8 milioni e 19%, confermando l’attualità della figura di Nilde Iotti che con il suo impegno ha segnato il cammino della Repubblica e con le sue battaglie ha contributo alle conquiste di civiltà del nostro Paese e al processo di emancipazione femminile. Questa docufiction risponde appieno alla linea editoriale di Rai Fiction e alla missione di Servizio Pubblico di raccontare la memoria del nostro Paese, grazie ad un linguaggio ricco di intensità emotiva e forza documentaria”. Lo scrive in una nota il direttore di Rai Fiction Eleonora Andreatta.
“Un grazie particolare ad Anna Foglietta – aggiunge – che con la sua interpretazione appassionata ha saputo restituire la forza carismatica di questa importante figura istituzionale, ma anche la sua umanità, al regista Emanuele Imbucci, agli autori e alla produzione Anele che insieme alla squadra di Rai Fiction ha curato la qualità e accuratezza della realizzazione. Il pubblico generalista ha accolto questo formato ed è un buon auspicio – ha evidenziato la Andreatta – per la collana di docufiction civili che Rai Fiction ha confezionato per Rai1 e che prosegue nelle prossime settimane con ‘Piazza Fontana – Io ricordo’ (il 12 dicembre, a cinquant’anni dalla strage) e con ‘Ambrosoli – Il prezzo del coraggio’ (18 dicembre), che rievoca il sacrificio estremo di un civil servant”.

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