La citofonata intimidatoria di Salvini al quartiere Pilastro di Bologna ha indignato molti, e molti hanno scritto di e su Salvini: in queste ore internet è un fiorire di commenti, critiche, meme, ironia e indignazione, insomma tutto l’arsenale. Ma Salvini sa scegliere bene i suoi avversari. E anziché rispondere al capo della Polizia, che ha intimato al Capitano di smettere di fare sceriffo della giustizia porta a porta, decide di entrare in polemica con Fedez, al secolo Federico Lucia, rapper e cantante milanese che ieri aveva scritto un post critico contro l’atteggiamento di Salvini, e contro Fabio Volo, che da Radio DeeJay aveva detto: “Salvini vai a citofonare alla mafia, stronzo”.
Perché proprio loro? Perché Salvini sa benissimo che Fedez incarna molti dei valori che il suo elettorato odia: ricco e con idee di sinistra, ammantato di quell’aura di successo che tanto fa gola a chi nella vita è mosso da odio e invidia. Un bersaglio facile contro cui scatenare l’odio. E infatti Salvini a Diritto e Rovescio dichiara: “Mentre Fabio Volo e Fedez facevano i soldi scrivendo libri e canzoni, io combattevo la mafia a colpi di ruspa!”.
Immediata la risposta di Fedez su twitter: “Sai qual’è la differenza?Che noi guadagniamo onestamente senza pesare sulle tasche di nessuno. Il tuo partito è costato agli italiani 49 milioni di euro. Io ero a Ibiza questa estate e faccio il rapper, tu eri al Papete ed eri il Ministro dell’interno. That’s it”.
Sai qual’è la differenza?Che noi guadagniamo onestamente senza pesare sulle tasche di nessuno. Il tuo partito è costato agli italiani 49 milioni di euro. Io ero a Ibiza questa estate e faccio il rapper, tu eri al Papete ed eri il Ministro dell’interno. That’s it https://t.co/GIUTTIorVw
— Fedez (@Fedez) January 23, 2020
Argomenti: matteo salvini