La performance di Achille Lauro, che ieri sera sul palco di Sanremo si è denudato in quella che lui indicato come una libera scena attribuita a Giotto in una delle Storie di San Francesco nella quale il patrono d’Italia si libera di tutti gli averi materiali per votarsi a Dio, ha suscitato parecchio clamore, attirando anche l’attenzione dell’ordine francescano.
In merito all’esibizione del rapper romano si è espresso padre Enzo Fortunato, direttore della rivista San Francesco, che pur non contestando la bonarietà delle intenzioni ha espresso il suo disappunto: “Gesti e parole di Achille Lauro, di cui vorrei rispettare la sincerità dell’intenzione. Rimane discutibile il modo e forse il luogo. Non possiamo ridurre – prosegue Fortunato – quella scelta di radicale nudità e affidamento a Dio che si rivela come padre di ogni uomo a delle paillettes color carne. Forse per questa scena sarebbe stato preferibile il titolo: I Care e altri abiti. Dove è necessaria una coerenza tra i contenuti del testo, le intenzioni e i gesti. La differenza è proprio qui”.
I francescani perplessi su Achille Lauro: "Discutibili le paillettes anche se le intenzioni erano sincere"
Sebbene Enzo Fortunato, direttore della rivista San Francesco, abbia apprezzato le intenzioni del cantante, rimane scettico sui modi
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5 Febbraio 2020 - 17.12
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