Vauro Senesi non ci sta: dopo l’ennesima bordata di Giorgia Meloni e Matteo Salvini, arrivata ieri dopo che il vignettista aveva espresso la sua opinione sulle foibe (‘trucida propaganda nazifascista’), Senesi ha rivelato di essere sotto tutela generica da Natale, a causa delle minacce fomentate dai due leader della destra.
“Giorgia Meloni” tuona Vauro, “fa la vittima dell’odio sui social con le Sardine e poi mi scatena contro i fascisti d’Italia da cui sto ricevendo anche minacce di morte”.
“Vauro mer…., se lo prendo fa una brutta fine”; “Speriamo che ci buttano la tua famiglia dentro le fosse comuni, poi vediamo se ci fai una vignetta sopra”; “Normalmente sarei per la non violenza. Ma in questo caso un bel po’ di legnate a quel demente le darei volentieri. Perché c’è un limite a tutto, anche alle bestialità. Che figura por…”. È un crescendo d’odio ed insulti la pagina Facebook del vignettista che, puntando il dito verso la Meloni, denuncia: “I commenti in rete sono arrivati immediatamente dopo le sue dichiarazioni. Basta guardare gli orari dei post!”.
“Ma io sono e resto un coscritto della libertà – proprompe – Non me ne fotte un c…. dei giudizi come della tutela generica. O delle quattro querele di Salvini, tre delle quali sono state archiviate…Forse per questo – chiosa – stavolta nei commenti si è mostrato ‘meno in forma’”.
Non la rete però, dove a quanto pare Vauro regna adesso anche in versione ‘sino-virale’: “il ‘vauranovirus’, ha un’incubazione trentennale – si legge – si trasmette dalle poltrone dei talk show, ed il suo studio non è attualmente alla portata degli scienziati esistenti negli ultimi 30 anni”.
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