Nella lunga intervista di Corrado Formigli a Matteo Salvini a Piazzapulita, sul finale un particolare ha rivelato tutta la propaganda del leader leghista. Ieri, infatti, Salvini ha condiviso l’ormai famoso servizio di leonardo del 2015, in cui si parlava di un ‘supervirus’ (che Salvini chiama, sbagliando, ‘supercoronavirus’) che gli scienziati cinesi, nella sicurezza di un laboratorio, stavano creando a partire dal Dna di pipistrelli e topi, insinuando quindi il dubbio – in cui in tanti sono caduti – che il Sars-Cov-2 sia stato in realtà creato da mano umana.
Non è assolutamente così, come gli scienziati della rivista Nature (su cui il servizio di Leonardo era basato) hanno spiegato: si tratta di due virus diversi. Come se non bastasse, l’epidemiologo Enrico Bucci, docente alla Temple University Usa, ha spiegato: “Nei virus creati in laboratorio gli scienziati mettono pezzi di dna di un virus in un altra virus e quanto è ben riconoscibile. Il concetto è che la comunità scientifica si è messa d’accordo. Lo studio del 2015 non è uno studio cinese. È uno studio fatto dalla comunità internazionale fatto anche dai cinesi. Per cui non c’è uno stato canaglia”.
Ma Salvini, alla domanda di Corrado Formigli che gli ha chiesto se abbia preso un granchio sulla questione, risponde: “Se a lei pare normale che in Cina si facciano esperimenti su virus polmonari faccia pure, secondo me non è normale”.
Insomma, come se tutti gli scienziati del mondo non avessero parlato. Salvini spinge imperterrito questa bufala, per suscitare ancora più paura.
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— Presa Diretta (@Presa_Diretta) March 25, 2020
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