Oggi in videoconferenza con una classe abbiamo trovato in Aristotele un solido sostegno morale per giustificare le misure adottate dal Governo e che hanno imposto delle considerevoli limitazioni alla nostra libertà.
Se c’è un motivo perfettamente comprensibile per giustificare la didattica a distanza consiste nella possibilità di utilizzare il mezzo tecnologico per ragionare e comprendere il momento, quella Storia che qualche volta viene a bussare alla nostra porta e ci costringe, anche nostro malgrado, a diventare protagonisti, attori e non semplici comparse.
E se non vogliamo essere non soltanto sudditi ma cittadini, la cultura e la filosofia possono essere un notevole aiuto.
Dunque Aristotele insegna che le virtù morali sono il risultato di uno sforzo, di un esercizio che va intrapreso e rafforzato in ogni singolo istante della vita. Non si nasce morali, ma si diventa, anche e soprattutto, attraverso l’uso della ragione che sceglie sempre la cosa più giusta. Molto spesso la scelta morale implica una rinuncia, molto dolorosa, al piacere personale, alla soddisfazione dei propri impulsi più elementari. L’uomo morale però è colui che ha imparato a rinunciare alla felicità, in vista di un compito più alto.
Non sempre il dilemma è tra ragione e piacere, ma se questo accade, bisogna seguire la ragione, perché vede più lontano, va verso mete più elevate.
Per tutti noi questi giorni sono un grande sacrificio, una somma di rinunce e di piccole e grandi sofferenze, ma i ragazzi, anche grazie ad Aristotele, hanno potuto trovare un valore, la virtù, che compensa la sofferenza per le inevitabili frustrazioni che ci dobbiamo imporre.
Per non essere sudditi ma cittadini la cultura e la filosofia possono essere d'aiuto
Spesso la scelta morale implica una rinuncia, molto dolorosa alla soddisfazione degli impulsi più elementari. L’uomo morale però è colui che ha imparato a rinunciare alla felicità per un compito più alto.
Antonio Rinaldis Modifica articolo
31 Marzo 2020 - 20.16
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