Da Twitter Fiorella Mannoia lancia un appello al Governo affinché nella ‘fase 2’ si dia spazio anche a una riflessione per i lavoratori del mondo dello spettacolo. È chiaro infatti che, con cinema, teatri e locali chiusi a causa dell’emergenza, non è chiaro a nessuno quando queste persone – non solo gli artisti ma anche i tecnici – potranno tornare a lavorare.
Scrive la cantante: “Ogni cosa a suo tempo. E oggi, purtroppo, è ancora il tempo del dolore per chi non c’è più, delle cure ai malati e del sostegno economico, morale e organizzativo da chiedere a gran voce per tutti gli operatori sanitari che sono in prima linea. E questa sappiamo essere in assoluto la priorità. Domani, però, nel rispetto di tutti dovremo ripartire e non possiamo permetterci di dimenticare qualcuno, di lasciare indietro centinaia di migliaia di lavoratori come tutti oggi senza prospettive”.
Mannoia specifica che “non stiamo parlando di noi e per noi artisti, ma di tutti i musicisti, gli autori i dj, i ballerini, gli operai, i tecnici, i lavoratori specializzati, i professionisti di ogni settore dello spettacolo, i lavoratori senza cassa integrazione, i lavoratori occasionali e tutte le maestranze che lavorano intorno al mondo della musica e dell’intrattenimento. Stiamo parlando anche di chi suona nei locali delle vostre città la sera, chi insegna musica ai vostri figli: non sono star ma gente che lavora e con quel lavoro paga ciò che serve per vivere. Gente che come tutti ha il diritto di lavorare e che come tutti ha il diritto di essere protetto quando, senza nessuna colpa, il lavoro e la dignità vengono messi in pericolo”.
E ancora: “Di loro e della loro angoscia e del loro disagio economico purtroppo, come vedete, si parla pochissimo. Il Paese si appresta a definire la fase 2 e leggiamo ovunque iniziative, proposte e modalità che consentano una graduale difficile e doverosa ripresa delle attività produttive e commerciali- conclude la cantante- ma non leggiamo mai di cosa accadrà ai lavoratori dello spettacolo”.
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