Foa e Salini ammettono di aver scavalcato il CdA della Rai: in arrivo la resa dei conti
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Foa e Salini ammettono di aver scavalcato il CdA della Rai: in arrivo la resa dei conti

In commissione di Vigilanza Rai lo ha ammesso lo stesso Foa. Adesso c'è da capire cosa ne pensano i componenti del Consiglio di Amministrazione della Rai.

Foa e Salini
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22 Aprile 2020 - 15.59


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di Adelmina Meier 
Una cosa è certa, il presidente Foa e l’Amministratore delegato Salini hanno bellamente scavalcato il Consiglio di Amministrazione Rai nella recente vicenda del servizio pubblico tappetino del duo Salvini-Meloni quando hanno preteso di rispondere a loro piacimento al presidente del Consiglio Conte. In commissione di Vigilanza Rai lo ha ammesso lo stesso Foa. Ha detto, infatti, di essersi “confrontato” con l’Ad Salini dopo la lettera di Barachini,”concordando che la Rai dovesse affrontare la questione con equilibrio e oggettività”. Adesso c’è da capire cosa ne pensano i componenti del Consiglio di Amministrazione della Rai. L’appuntamento è per domani.
Insomma, Foa ha partecipato alla decisione di girare ai direttori dei TG Rai la lettera del presidente della Vigilanza, Barachini che chiedeva il riequilibrio, e questa “condivisione” tra presidente e Ad è stata fatta tenendo all’oscuro il resto del Cda. Non male, e Foa, impunemente, ha rivendicato la sua scelta. Non resta che attendere la risposta del CdA, che difficilmente accetterà d’essere stato esautorato, in una vicenda delicatissima.
Tra l’altro, a memoria, questa dovrebbe essere la prima volta che la Rai, per “tacchi” del duo al vertice, si metta sull’attenti, non per una lettera, per una raccomandazione, della Vigilanza, ma del solo presidente, a titolo personale. Finora il servizio pubblico aveva addirittura ignorato e disatteso lettere dell’intera Commissione, richieste ufficiali, persino risoluzioni approvate all’unanimità. Tra queste, vale ricordare quella sui conflitti di interessi di agenti e conduttori, sui quali si sono pronunciati anche Anac e Agcom. A quel coro di pronunciamenti ( mai rispettati dal vertice del servizio pubblico ) la Rai ha fatto orecchie da mercante, mentre invece a una lettera personale, per giunta misurata ai bisogni del duo Salvini-Meloni, si è prontamente sbracata.
“Ecco cosa significa avere una Rai nominata da Salvini – fa notare Michele Anzaldi, di Iv – quando il leader della Lega chiama, Viale Mazzini risponde immediatamente, con uno spazio di replica che non ha precedenti nella storia della tv pubblica, 12 minuti nelle edizioni principali dei Tg e addirittura ben 3 minuti a testa a Salvini e Meloni al Tg1, un tempo mai visto nel Tg di Rai1. Come fa l’attuale maggioranza – chiede Anzaldi – ad accettare una situazione del genere?”

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