‘Shitstorm’ è un termine inglese che letteralmente vuol dire ‘tempesta di merda’ e si riferisce alla valanga di insulti e minacce online che puntualmente si riversano online bersagliando ora questo ora quel personaggio.
Una shitstorm si era scatenata contro Le Iene quando avevano mandato in onda un servizio sui complottisti del 5G, ovvero quelle persone che pensano seriamente che il 5G sia connesso al Coronavirus. Come scrivono Le Iene sul loro sito, “in molti si sono scatenati online, con tanti insulti ma nessuna spiegazione su come per esempio l’Iran – dove non c’è il 5G – abbia avuto così tanti casi di coronavirus”.
Per questo, Le Iene hanno mandato in onda un secondo servizio, in cui Alex Orlowski, esperto di reti sociali e disinformazione online, spiega come sono organizzate queste campagne di insulti e minacce, che lui chiama senza mezzi termini ‘squadrismo online’.
Secono l’esperto, l’identikit dell’odiatore online è quasi sempre lo stesso: uomo, tra i 40 e i 60 anni, con le capacità linguistiche di un ragazzino: “Questa collaudata macchina del fango è una tecnica molto in uso sia da parte di alcune forze politiche che da gruppi di attivisti”, spiega Orlowski.
Tra i bersagli preferiti dei hater c’è anche il debunker David Puente, che è intervenuto alle Iene: “È evidente che il mio lavoro dia fastidio a qualcuno. Invece di rispondere in maniera educata, tende a passare agli insulti. C’è stato chi mi ha accusato di pedofilia e anche chi ha diffuso il mio indirizzo di casa alle persone che mi hanno minacciato di morte online”.
È online il servizio di Gaston Zama andato in onda ieri a @redazioneiene su quelli che io chiamo “squadristi digitali”.
Qui il link: https://t.co/VGXEUgC0xE pic.twitter.com/88AcGaCVv9
— David Puente (@DavidPuente) May 20, 2020