È da un po’ di mesi che le associazioni Lgbt, specie le organizzazioni per la tutela delle persone trans, sono ai ferri corti con J.K. Rowling, l’autrice della saga di Harry Potter. Tutto è iniziato qualche tempo fa, alla notizia del licenziamento di Maya Forstater dall’organizzazione per cui lavorava, il Centro per lo Sviluppo Globale (una lobby che lavora per ridurre la povertà): Forstater era stata criticata perché su twitter aveva detto che ‘esistono solo due sessi’ e Rowling, alla notizia del suo licenziamento, aveva detto che fosse assurdo che si venisse licenziati per aver detto la verità. Da lì l’accusa delle associazioni Lgbt di essere una Terf, ossia una Trans Exclusionary Radical Feminists, una branca del femminismo molto conservatore, che sostiene non solo che le persone trans non abbiano il diritto di identificarsi come donne, ma che il femminismo riguarda esclusivamente le donne ‘biologiche’.
La polemica si è riaccesa in questi giorni: Rowling ha condiviso un articolo di Devex titolato ‘creare un mondo post-Covid-19 più equo per le persone che hanno le mestruazioni’. Rowling è stata molto ironica su questo giro di parole per non dire la parola ‘donna’, tanto che ha scritto: “persone che hanno le mestruazioni. Ero sicura ci fosse una parola per indicarle”.
Le associazioni Lgbt sono a quel punto partite all’attacco, capitanate da Glaad, una delle principali organizzazioni per la tutela delle persone trans a livello mondiale. Anthony Ramos, il presidente di Glaad, ha poi spiegato: “J.K. Rowling, i cui libri hanno dato ai bambini la speranza di poter lavorare insieme per creare un mondo migliore, si è ora allineata con un’ideologia anti-scienza che nega l’umanità di base delle persone transgender. Gli uomini trans, le donne trans e le persone non binarie non sono una minaccia, e dire il contrario significa metterli a rischio. È il momento per tutti coloro che conoscono e supportano le persone trans di parlare e sostenere il loro diritto fondamentale di essere trattati in modo equo”.
Ma Rowling non ci sta e ha difeso le sue posizioni: “Se il sesso non è reale, non c’è attrazione per lo stesso sesso. Se il sesso non è reale, la realtà vissuta delle donne a livello globale viene cancellata. Conosco e amo le persone trans, ma cancellare il concetto di sesso rimuove la capacità di molti di discutere in modo significativo delle proprie vite. Non è odio dire la verità “. Poi l’autrice si è difesa dalle accuse di odio verso le persone trans: “L’idea che donne come me, che sono state empatiche nei confronti delle persone per decenni, che sono vicine alle altre realtà vulnerabili allo stesso modo delle donne – vale a dire, alla violenza maschile – possano “odiare” le persone trans perché pensano che il sesso sia reale è un’assurdità”. Poi ancora in un altro post: “La mia vita è stata plasmata dall’essere femmina. Non credo sia odioso dirlo”.
J.K. Rowling, l'autrice di Harry Potter, è accusata di essere transfobica
Rowling da mesi sostiene la posizione che i sessi possibili siano solo due, uomo e donna. Da qui le accuse delle associazioni Lgbt, in particolare di quelle a tutela delle persone trans
globalist Modifica articolo
7 Giugno 2020 - 08.43
ATF
Native
Articoli correlati